46 lavoratori del Cit lottano per il posto

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Aumenta l’esasperazione per la situazione incerta. La scorsa settimana sciopero per il mancato stipendio

NOVI LIGURE – Non c’è pace per i lavoratori del Cit (Consorzio Intercomunale Trasporti) che giovedì scorso hanno incrociato nuovamente le braccia. Alla base della decisione il mancato arrivo dello stipendio di settembre, in aggiunta all’attesa della quattordicesima che va ormai avanti da mesi. Per queste ragioni, i dipendenti si sono presentati in Comune per confrontarsi con il sin- daco Gian Paolo Cabella.

Uno stato di agitazione che riguarda 46 persone e le loro famiglie, che da diverso tempo vi- vono nell’incertezza. «Giovedì scorso siamo stati fermi dalle 9 alle 17 e poi dalle 20.30 a fine servizio – tuona Giancarlo Topino, segretario provinciale Filt Cgil –. Non sarà però l’ultimo sciopero. I lavoratori sono esasperati perché da oltre un anno sentono tante promesse ma non vedono nulla di concreto, peraltro dopo aver regolarmente prestato servizio durante il lock- down. Il primo cittadino ci ha detto che probabilmente un’iniezione di liquidità nelle casse del- l’azienda potrebbe arrivare solamente a dicembre.

Più il tempo passa e più la situazione è critica.

Ora scriverò una lettera a tutte le istituzioni in modo che qualcuno ne prenda atto e intervenga.

Finora solo i piccoli comuni han- no fatto tutti gli sforzi necessari per salvaguardare il Cit.

Sforzi che Novi e Serravalle, che non ci ha nemmeno rinnovato il servizio scuolabus, non hanno fatto. Il sindaco serravallese è qualche anno che dichiara ormai apertamente che la nostra realtà dovrebbe chiudere».

Per far sì che questo flusso di denaro arrivi concretamente, diventa cruciale l’assemblea dei comuni soci in programma il 21 ottobre, con Novi Ligure capofila, in quanto azionista di maggioranza. Una seduta nella quale si dovranno approvare il bilancio e il piano di ristrutturazione dell’azienda il cui futuro rimane comunque ricco di interrogativi.

«Abbiamo firmato un accordo, approvato dalla giunta, di conciliazione debiti e crediti precedenti tra noi e il Cit – commenta Cabella –. Non appena avremo l’approvazione in assemblea, a quel punto potremo pagare.

Mi auguro che tutti i soci votino all’unanimità il nuovo piano.

L’obiettivo attuale è la sopravvivenza dell’azienda in attesa di una gara che possa attirare l’interesse di un operatore privato, con conseguenze acquisizione delle quote di maggioranza».

La situazione del trasporto pubblico locale è piuttosto nebulosa anche a Ovada, con i lavoratori della Saamo che, proprio giovedì scorso, hanno scioperato per 8 ore per il mancato arrivo della quattordicesima.

Luca Lovelli

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