Gesti di amore e di accoglienza

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Costantina Marzano, presidente del CAV di Voghera, ci spiega come vengono aiutate donne e famiglie in difficoltà: 1208 persone prese in carico in più di 30 anni

Domenica prossima, in occasione della Giornata per la Vita, a Voghera, Novi Ligure, Castelnuovo Scrivia e Tortona si potranno acquistare, davanti alle chiese, tante primule colorate che rappresentano l’omaggio dei bimbi alle mamme e sono diventate il simbolo della ricorrenza.

A promuovere l’iniziativa sono i Centri di Aiuto alla Vita della diocesi che durante tutto l’anno svolgono una preziosa attività.

Noi abbiamo voluto conoscere da vicino una di queste realtà, incontrando Costantina Marzano che dal 2019 è la presidente del CAV di Voghera.

La vivace e dinamica sessantenne ci ha aperto le porte della sede che si trova in via Mentana ed è stata messa a disposizione dalla Parrocchia dei Padri Barnabiti. Entrando in queste stanze colpisce, subito, l’ordine e l’attenzione con cui sono riposti gli alimenti e gli oggetti destinati ai bambini. In mezzo agli scatoloni perfettamente impilati, Costantina si muove con agilità e sicurezza per raggiungere lo schedario che ci mostra con orgoglio e che contiene ben 1208 cartelline che corrispondono ad altrettante persone aiutate dal CAV in più di trent’anni di esistenza.

Ricorda con precisione il momento in cui ha conosciuto questa realtà. Era incinta di suo figlio ed ebbe modo di parlare con l’ostetrica Giuliana Armella, che aveva fondato il Centro insieme ad altre persone, tra cui il diacono Luigi Ermano per molti anni presidente.

Da quel momento è iniziata una collaborazione che non si è mai più interrotta. La donna, che ha incontrato il volontariato negli anni della scuola, al “Santachiara”, e ha continuato con la comunità di madre Chiarina Sampietro e con il Cif, è molto soddisfatta di quanto è stato compiuto finora a sostegno della vita.

«La nostra mission – dichiara – è quella di assistere le mamme durante la gravidanza e seguirle, fino a quando i loro bimbi raggiungono il 9° mese di vita. Nel 2021 abbiamo aiutato a nascere 7 neonati. Le madri che si rivolgono a noi si trovano ad affrontare la maternità in un contesto personale o familiare complicato e il nostro compito è stare loro accanto e non lasciarle sole».

Per operare bene è necessario fare sinergia e avviare collaborazioni tra più enti. «E proprio nel periodo della pandemia – prosegue la presidente – abbiamo scoperto una grande volontà a fare rete tra associazioni e parrocchie cittadine per affrontare le numerose emergenze e iniziare un nuovo cammino». Fondamentale per il CAV è il cammino avviato da qualche anno dalla Caritas.

«Quando una persona ci chiede un aiuto – spiega Marzano – noi le diamo un foglio da compilare e da portare al Centro di Ascolto Caritas che ha il compito di capire bene le sue necessità e indirizzarla agli enti preposti. Se la Caritas ci assegna il caso, creiamo una scheda personale nella quale registriamo tutto quello che doniamo in modo da avere sempre tutto sotto controllo. I beni elargiti sono latte, pannolini e prodotti per l’infanzia ma non mancano gli indumenti che continuiamo a fornire fino ai 15 anni». Il CAV vogherese può contare su un gruppo di circa 30 volontari impegnati sul territorio. A causa della pandemia, però, l’organico si è notevolmente ristretto e, attualmente, sono 8 le persone operative che ogni settimana consegnano quanto serve a un elenco stabilito di famiglie.

«Per non smettere il nostro servizio nel periodo del Covid – spiega Costantina – abbiamo stipulato una convenzione con la Croce Rossa che prevede da parte nostra il pagamento di prodotti per mamme e bambini, acquistati e distribuiti dal loro personale. Spesso dobbiamo far fronte a casi limite come quello recente di una mamma incinta al settimo mese che viveva in una situazione di disagio e che è stata aiutata dal CAV fino alla nascita del bimbo poi affidato alla comunità delle suore Benedettine».

È attivo anche il Centro di Ascolto, che dall’ospedale civile è stato trasferito nel Poliambulatorio, dove si riceve su appuntamento. Tra i vari CAV è in essere una valida collaborazione che permette di affrontare anche i casi segnalati da quelli del circondario.

«Contiamo sulla Provvidenza – aggiunge – che ci permette di far fronte anche a domande inconsuete e di ricevere donazioni inaspettate come il cibo per bambini che è arrivato in questi giorni dai Frati Francescani e dalla parrocchia del Duomo. Economicamente abbiamo solo il sostegno della Diocesi e poi ci affidiamo completamente alla generosità di tanti benefattori».

A livello cittadino il CAV fa parte della Consulta del Volontariato e della Commissione Pari Opportunità e questo permette di poter dialogare con le istituzioni e ottenere il loro appoggio.

Come dimostra la realizzazione di un opuscolo, voluto dal CAV, sul ruolo di mamma e papà nella genitorialità responsabile che è stato illustrato dai ragazzi del liceo artistico dell’istituto “Pascal” e ha avuto il patrocinio della Commissione Pari Opportunità e il sostegno della Consulta del Volontariato e sarà distribuito ai genitori quando si rivolgeranno all’Anagrafe per registrare i bambini.

È stata anche avanzata la proposta per la realizzazione di una “Culla protetta”, con il contributo del Lions, che, nei prossimi mesi, potrebbe trovare la sua collocazione presso l’ospedale e consentirebbe di accogliere un bimbo in caso di abbandono.

«Solo insieme – conclude Marzano – è possibile promuovere la cultura della vita».

Daniela Catalano

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