Al Cottolengo festa della Riconoscenza

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Domenica scorsa Mons. Marini ha celebrato la Messa e ha battezzato due bambini

TORTONA – Domenica 10 luglio si è svolta l’annuale festa della Riconoscenza presso il Piccolo Cottolengo orionino. Come sempre è stata una giornata di grande gioia presso l’istituto che accoglie le “perle” di Don Orione con tanta cura e amore, grazie alle suore, al personale e ai volontari aiutati dalla Provvidenza di tanti benefattori. A presiedere la celebrazione eucaristica, nel cortile del centro, è stato il vescovo Mons. Guido Marini che ha fortemente voluto partecipare all’evento.

Oltre a tanti volontari, erano presenti anche alcuni genitori dei bambini, con dei parenti, dei benefattori e le autorità civili e militari tra cui il sindaco Federico Chiodi e il presidente della Fondazione CR Tortona, Pier Luigi Rognoni.

Dopo la benedizione dei nuovi letti nei reparti della struttura, ha avuto inizio la Santa Messa nel parco, durante la quale è stato impartito il sacramento del battesimo a due bimbi. La liturgia della XV domenica del tempo ordinario è stata davvero provvidenziale, perché la pagina evangelica del buon samaritano è un’icona significativa che fa vibrare nel cuore la grande domanda: «Chi è il mio prossimo?».

Nell’omelia il vescovo ha sottolineato alcuni punti che danno senso alla festa e alla vita di ognuno.

Il primo è la celebrazione dell’amore e della carità. «Ci troviamo in un luogo in cui la vita fiorisce in tutta la sua bellezza – ha detto – perché esiste l’amore e dove la vita si tocca con mano in tutta la sua forza perché c’è e abita la carità».

Come secondo punto ha sottolineato come il Dio dell’amore ha voluto che in Tortona vi fosse questo luogo di vera carità e civiltà.

«La nostra Chiesa può attingere bellezza e fare un autentico salto di civiltà dalla carità e dall’amore.

Da questo luogo si trasmette una civiltà nuova per questa nuova terra e tutti noi dobbiamo esserne testimoni». Citando una delle frasi più celebri di Don Orione – “Solo la carità salverà il mondo” – ha concluso dicendo che il mondo «troverà salvezza solo dalla nostra carità, dal nostro dono e dall’offerta della nostra vita, dalla nostra capacità di amore attinta da Colui che è l’amore». Al termine la superiora del Cottolengo, Suor Carmen Aquino ha rivolto un sentito ringraziamento a tutti i presenti e ha ricordato come l’istituto ha bisogno delle continue preghiere e dalla provvidenza di ognuno, in ogni forma. A san Luigi Orione il compito di custodire le sue “perle” che sono autentica espressione di carità della sua congregazione.

Fabio Mogni

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