Broni celebra il suo san Contardo

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La comunità si prepara all’appuntamento dal 27 al 29 agosto

BRONI – La comunità di Broni si prepara a celebrare il patrono san Contardo d’Este. La festa si terrà da sabato 27 agosto a lunedì 29 agosto, preceduta dal tradizionale “settenario”. Da lunedì 22 agosto a venerdì 26 la Santa Messa in basilica delle 20.30 sarà presieduta da alcuni sacerdoti diocesani che ricordano il loro anniversario di ordinazione sacerdotale: don Lino Piccinini, don Roberto Lovazzano, don Cesare De Paoli, don Beniamino Riccardi. Nella serata di venerdì 26 si terrà la benedizione del pane e delle bende di san Contardo che la devozione popolare vuole proteggano contro il mal di testa.

Sabato 27 agosto la festa liturgica del santo: alle 8 la Messa al Monte (così come in tutti i sabati di agosto) e in serata alle 20.30 l’Eucarestia in basilica alla quale seguirà la tradizionale processione al Monte di San Contardo (nella foto in un’illustrazione del “nostro” Maurizio Immovilli) che ritorna a essere compiuta dopo i due anni di stop dovuti alla pandemia. Dal colle l’arciprete mons. Mario Bonati impartirà la benedizione alla città.

Domenica 28 agosto sarà il vescovo Mons. Guido Marini a celebrare in basilica le Sante Messe del mattino, alle 9.30 e alle 11.15, mentre lunedì 29 agosto la celebrazione per i defunti della parrocchia delle 10.30 vedrà a presiedere il vicario generale emerito mons. Pier Giorgio Pruzzi, con la presenza dei sacerdoti del vicariato.

Per tutti i tre giorni di festa la cappella al Monte e la basilica rimarranno aperte fino a tarda sera per la preghiera e la visita al santo.

Nel suo messaggio di auguri per le feste patronali pubblicato sul bollettino parrocchiale L’Eco di San Contardo, il parroco mons. Bonati, partendo dal versetto 6 del salmo 83 – “Beato chi trova in te la forza e decide nel suo cuore il santo viaggio”che la Messa di san Contardo ci fa pregare, ricorda che “la conversione, dunque, passa attraverso una ricerca, la scoperta e, infine, la libera decisione di intraprendere un viaggio. Esso sarà imprevedibile: non ne conosciamo le tappe, i luoghi dove troveremo o meno ospitalità, le persone che ci affiancheranno nel cammino. Forse non capiremo. Ma sarà un cammino santo, perché consacrerà a Dio la nostra esistenza. E non dobbiamo dimenticare quel ‘beato’: sarà, comunque, un viaggio che ci porterà alla felicità. Non è forse stato così per san Contardo? Sul suo esempio potrà esserlo anche per noi. Saremo felici se in Cristo troveremo la forza per compiere il nostro viaggio, ogni giorno, laddove la Provvidenza ci ha posti”.

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