«Gregari di un grande campione: l’Oltrepò»

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In occasione dell’arrivo del Giro d’Italia a Stradella gli alunni del “Santachiara” per una settimana hanno cucinato e servito i piatti nei paesi lungo il percorso della Tappa. Il loro risotto, ogni giorno diverso, è stato apprezzato dai big del ciclismo

Giovedì 27 maggio la diciottesima tappa del Giro d’Italia è partita da Rovereto ed è arrivata proprio nella nostra Stradella. La visibilità di questo evento porta con sé la possibilità di fare conoscere a molti le peculiarità della nostra zona e, quindi, siamo stati coinvolti in un progetto di valorizzazione del territorio e dei prodotti enogastronomici oltrepadani.

Insieme ai nostri docenti tecnico-pratici, lo chef Silvano Vanzulli e l’insegnante di Sala Marina Riccardi, abbiamo preso parte ad un percorso enoturistico per ciclisti e appassionati che, nella settimana che ha preceduto il passaggio per Stradella del Giro, ha toccato tutti i paesi che sarebbero successivamente stati teatro della gara. A Zenevredo, Montù Beccaria, Broni, Cigognola, Castana e Montescano abbiamo approntato e servito un risotto differente ogni giorno e ci siamo occupati del servizio mescita dei vini dell’Oltrepò a pranzo e nelle Masterclass di degustazione organizzate dal Consorzio Vini Oltrepò pavese.

Certamente, è stata una grandissima opportunità formativa per noi, perché – dopo le difficoltà di questo ultimo anno – abbiamo finalmente potuto confrontarci con un pubblico reale e nutrito, allo scopo di valorizzare, con le nostre capacità, i prodotti che caratterizzano il nostro territorio.

Nel giro di questi sei giorni, abbiamo servito più di mille porzioni di risotto: l’impegno e la fatica richiesti sono andati di pari passo con la soddisfazione che abbiamo ricevuto nel sentirci ringraziati e lodati dai presenti.

Sperando di non dimenticare nessuna delle persone che con gentilezza ci hanno reso fieri del nostro ruolo, abbiamo ricevuto i complementi di ciclisti di fama che hanno pedalato sulle nostre bellissime strade, come Norma Gimondi (vicepresidente Federciclismo e figlia del celeberrimo campione Felice Gimondi, detto “Nuvola rossa”, nome con cui abbiamo battezzato un nostro risotto), Gianni Bugno, Claudio Chiappucci (detto “El Diablo”). Ci sono poi giunti i complimenti di tutti i sindaci dei paesi coinvolti, del Consigliere Regionale Roberto Mura, dell’assessore regionale Fabio Rolfi, del sottosegretario al Ministero delle politiche agricole e alimentari Gian Marco Centinaio e di Letizia Moratti, assessore al Welfare e vicepresidente di Regione Lombardia.

Per il nostro impegno, siamo anche stati premiati – nel pomeriggio di domenica 30 maggio – dall’assessore stradellino Andrea Frustagli con un cavatappi personalizzato a ricordo di questa esperienza e, ancora una volta, è stato ricordato di fronte alla città quanto importante sia stato il nostro apporto.

In classe, abbiamo avuto modo di leggere una filastrocca di Gianni Rodari, ricordata anche in un editoriale sul giornale diocesano Il Popolo: qui si ricorda il ruolo del gregario, definito “corridore proletario” e “cameriere” dei campioni che portano poi a casa la vittoria.

In questo caso, crediamo che scuole, associazioni, amministrazioni abbiano funzionato da gregari per un unico grande campione: l’Oltrepò, la nostra bellissima terra che, ancora una volta, ha ricordato a molti gusti, sapori e spirito ineguagliabili.

Classe 4^ Alberghiero

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