Il Vinitaly mette d’accordo le nostre cantine

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L’Oltrepò pavese protagonista a Verona con 50 aziende. E spunta Salvini

VERONA – “Avevo una visione: quella di unire l’agroalimentare al turismo.

Una visione che spesso ha generato qualche sorriso da parte di qualcuno. Oggi dico che è tale il binomio forte tra produzione vitivinicola e territorio e che chi mi ha preceduto non conosceva il mondo del vino”. Queste le parole di Gian Marco Centinaio titolare del dicastero delle Politiche Agricole e del Turismo alla presentazione del Vinitaly. “Le nostre aziende hanno bisogno di un ministero che riesca a fare promozione e marketing nel mondo – ha ribadito Centinaio – e il Vinitaly è il brand per eccellenza del vino.

Elimineremo la burocrazia, lo prometto”. Durante la fiera veronese è poi intervenuto l’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia Fabio Rolfi che ha detto: “I viticoltori lombardi sono da sempre impegnati a produrre un prodotto che abbia al centro la distintività, ma è bene insistere su questa via per ottenere così un articolo sempre più apprezzato e riconosciuto per il suo valore. Ne viene la necessità di investire sulla qualità che è anche e soprattutto sostenibilità, come sulla produzione biologica sempre più ricercata dai consumatori. Dobbiamo e possiamo puntare a posizionare i vini lombardi su una gamma medio alta di mercato per avere le necessarie marginalità che permettono gli investimenti”. Tra i padiglioni più visitati quelli della Lombardia e a rappresentare il mondo vitivinicolo regionale erano presenti a Verona oltre 200 espositori, una tra le prime collettive per numero di realtà presenti. Lo spazio a disposizione di aziende e consorzi è stato complessivamente di 8.500 metri quadrati, di cui circa 4.000 allestiti, ed è stato finanziato e realizzato in accordo di programma da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia. Sono invece 50 le aziende oltrepadane, che hanno partecipato alla rassegna, capitanate da Consorzio, Distretto, Buttafuoco, Camera di Commercio PaviaPaviasviluppo. Molte erano dislocate nel PalaexpoPadiglione Lombardia, dove ha trovato spazio anche lo stand unico “Armonie d’Oltrepò” del Consorzio di Tutela e del Buttafuoco storico con i vini bandiera del territorio, dal metodo classico al riesling, al buttafuoco.

Il Distretto del vino, invece, ha portato a Verona la bonarda frizzante #lamossa perfetta delle aziende Bagnasco, Bisi, Calatroni, Calvi, Fiamberti, Gravanago, La Travaglina, Quaquarini, Manuelina, Maggi Francesco, Valdamonte, Giorgi Wines, Gazzotti, Montelio. Durante la rassegna veronese sono stati organizzarti una serie di eventi dedicati all’Oltrepò pavese nella sala polivalente del Padiglione Lombardia che hanno riscosso una grande affluenza. A visitare gli stand dell’Oltrepò anche il ministro degli Interni e vice premier Matteo Salvini accompagnato dall’onorevole Elena Lucchini di Voghera.

A Vinitaly erano presenti anche numerose aziende del Tortonese di cui abbiamo già scritto in precedenza.

Mattia Tanzi

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