Al via la mostra Pellegrini di speranza. Bovo, Contardo, Rocco
L’inaugurazione giovedì scorso nel cortile del Museo Diocesano di Arte Sacra alla presenza del vescovo. Suddivisa in 5 sezioni e aperta fino al 30 novembre
TORTONA – Nel pomeriggio di giovedì 15 maggio l’inaugurazione della mostra Pellegrini di Speranza. Bovo, Contardo, Rocco è stata un momento significativo dell’Anno Giubilare diocesano. Alla presentazione, avvenuta nella suggestiva cornice del cortile del Museo Diocesano di Arte Sacra sono intervenute numerose autorità e ospiti provenienti da diverse località dentro e fuori i confini diocesani; tra queste vi erano il sindaco di Tortona Federico Chiodi, la vice sindaco di Voghera Simona Virgilio con il presidente del Consiglio Comunale Daniele Salerno e il sindaco di Broni Antonio Riviezzi con il parroco don Gian Paolo Civillini. Voghera e Broni sono due città parti- colarmente legate al culto dei tre santi: Bovo e Rocco, infatti, sono patroni di Voghera e Contardo di Broni. A fare gli onori di casa è stata Lelia Rozzo, responsabile del Museo Diocesano di Arte Sacra (MuDi) e co-curatrice della mostra insieme allo studioso Emiliano Stefenetti, che ha dato il benvenuto ai numerosi presenti, in particolare al vescovo Mons. Guido Marini, al vicario generale don Francesco Larocca, a don Maurizio Ceriani, vicario episcopale per la Vita Consacrata e membro della Commissione diocesana di Arte Sacra, al presidente della Fondazione CR Tortona Pier Luigi Rognoni, a Paola Traversone, funzionario di Zona della Sopraintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Alessandria. Il vescovo, per primo, ha espresso profonda gratitudine per il grande lavoro realizzato nell’allestimento della mostra che ha definito “storica e di grande valore”. Ha anche auspicato che il percorso artistico proposto «possa essere un viaggio nel gusto estetico, storico e culturale, ma possa anche essere, soprattutto, un viaggio nella bellezza della verità della vita che è quella di essere realmente un pellegrinaggio dove tutto ha senso nell’amore di Dio, in Gesù Cristo per essere davvero pellegrini di speranza». I tre santi al centro dell’attenzione, infatti, sono stati uomini «che hanno trovato l’amore di Dio in Gesù Cristo» e nel loro viaggio «la cifra di tutto è l’amore di Dio». La parola è poi passata a don Maurizio Ceriani, autore di un saggio nel catalogo della mostra, il quale ha messo in evidenza l’importanza del pellegrinaggio che è la dimensione fondamentale della vita cristiana. Il Giubileo, come ha spiegato il sacerdote, ha consacrato il pellegrinaggio verso i luoghi santi romani, individuati come meta del viaggio verso la misericordia di Dio. I tre santi, protagonisti della mostra, pur vivendo prima dell’istituzione del Giubileo, hanno sperimentato nella loro vita il significato profondo del cammino al cuore della fede. Don Ceriani ha sottolineato il forte legame di Bovo, Rocco e Contardo con la Diocesi, perché loro tre hanno attraversato il suo territorio che lo scrittore Italo Cammarata ha definito “terra di mezzo” cioè «una terra di passaggio, nel senso più alto di questo termine, una terra di incontri, una terra di esperienze, di cammini, culture e storie che si intrecciano». Dopo i saluti del sindaco di Tortona, che ha definito la mostra un tassello significativo nel ricco panorama artistico della città, è stato il curatore Emiliano Stefenetti ad entrare nel vivo dell’esposizione, illustrando la genesi e la composizione. La mostra, allestita dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi in collaborazione con la Commissione di Arte Sacra, è articolata in 5 sezioni e vanta oltre 45 opere tra dipinti, sculture, incisioni, oreficerie e oggetti liturgici, alcune delle quali esposte per la prima volta al pubblico. Anche la funzionaria della Soprintendenza, Traversone, si è complimentata per l’ottimo lavoro realizzato e per la collaborazione proficua sviluppata con il Museo di Arte Sacra diocesana. Lelia Rozzo, prima di invitare i presenti a visitare le sale espositive ha voluto ringraziare i numerosi soggetti che hanno reso possibile l’allestimento. Innanzitutto, la Regione Piemonte, la Consulta BCE piemontese, le Fondazioni CR Alessandria e della Comunità della Provincia di Pavia che hanno reso possibili gli interventi conservativi in sinergia con i fondi CEI e le realtà locali. Un ringraziamento particolare per il sostegno è stato rivolto alla Fondazione CR Tortona, ai Lions Club Tortona Host e Tortona Castello, ai Rotary Club di Tortona, al CIF, al Meic e all’Unitre di Tortona, al Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio – Delegazione Lombardia e alla Piber Group. Parole grate sono state espresse nei confronti dei volontari della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (SIPBC) – Delegazione Tortonese, dei parroci e di tutti i prestatori che hanno reso possibile l’esposizione di opere di grande valore storico-artistico. Rozzo ha manifestato gratitudine an- che agli Uffici BCE delle Diocesi di Bologna, Modena, Piacenza, Vigevano e Genova, alle Diocesi piemontesi di Acqui Terme, A- lessandria e Casale, alle colleghe dell’Ufficio diocesano Silvia Malaspina e Michela Ricco e tutti coloro che, in ogni modo, si sono adoperati per l’allestimento. L’ultimo grazie è stato per l’istituto “Santachiara” di Tortona che ha preparato un ricco buffet per tutti gli invitati che hanno poi visitato la mostra, aperta per tutti fino al 30 novembre.
Daniela Catalano (Foto: Luigi Bloise)