San Luigi Orione patrono secondario di Pontecurone

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Aperto l’anno pastorale sull’Eucaristia e annunciata la decisione del Dicastero per il Culto Divino

PONTECURONE – È stata una giornata intensa quella vissuta domenica 27 ottobre dai pontecuronesi che hanno partecipato alla Messa delle ore 10.30 nella ciesa di Santa Maria Assunta. È stato, infatti, il vescovo Mons. Guido Marini a concelebrare con il parroco don Loris Giacomelli e il vicario provinciale degli Orionini don Carlo Marin, in occasione dell’apertura del nuovo anno pastorale ed eucaristico. L’omelia del vescovo, facendo perno sulla figura evangelica di Bartimeo, il mendicante cieco di Gerico, ha richiamato l’attenzione dei numerosi fedeli di ogni età, molto attenti e partecipi, sull’Eucarestia, unica dimensione spirituale, che può far uscire l’uomo dalla sua condizione di “cecità”. «Bartimeo siamo noi – ha affermato Mons. Marini quando ci rendiamo conto di essere insoddisfatti, amareggiati, alla ricerca di qualcosa che ci indichi la via d’uscita». La mano tesa di Bartimeo, il suo grido di richiamo e invocazione rivolto a Gesù, il suo balzo, lo slancio appassionato verso Cristo per uscire dalla propria condizione di cecità sono le immagini che ci indicano inequivocabilmente la strada da percorrere: l’Eucarestia. E poi, non si può che seguire Gesù, come ha fatto Bartimeo, guarito: in tutto quello che facciamo, l’Eucarestia ci indica chiaramente le soluzioni da prendere, le scelte da fare, i valori cristiani a cui riferirci. L’incisività delle parole del vescovo ha trovato compendio e forza, al termine della celebrazione, in un annuncio ufficiale ed epocale per Pontecurone. È giunta nei giorni scorsi l’approvazione della richiesta inoltrata dalla comunità di Pontecurone, tramite Mons. Marini, al Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, del quale è Segretario il vescovo emerito Mons. Vittorio Viola. Da Roma è arrivato il documento nel quale si stabilisce l’elezione di san Luigi Orione, nato a Pontecurone, a patrono secondario del paese, accanto a san Biagio, già protettore della comunità. Gli applausi, intensi e prolungati da parte dei fedeli, del sindaco Giovanni Valentino D’Amico, degli Amministratori, dei membri della Confraternita di San Biagio, della corale e delle tante associazioni locali presenti con i loro labari, hanno suggellato la storica cerimonia.

Marialuisa Ricotti

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