Scontro in consiglio per l’approvazione del bilancio

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Nella riunione fiume di lunedì scorso la discussione sull’aumento di Imu e Tari e sul termovalorizzatore

NOVI LIGURE – Si è concluso poco prima delle 3 del mattino tra lunedì e martedì il dibattito sul bilancio di previsione 2021-2023 in consiglio comunale.

Il documento è stato approvato con gli 8 voti a favore della maggioranza, i 6 contrari dell’opposizione e le 2 astensioni del gruppo Solo Novi, per il quale era assente Cristina Sabbadin. L’assemblea fiume di questa settimana ha fatto seguito alla prima parte che si era tenuta giovedì scorso, quando era stato votato l’aumento della Tari.

Un incremento di circa 925.000 euro complessivi, passato con 8 pareri favorevoli, 6 contrari e le 3 astensioni di Solo Novi.

Una tematica che a dicembre aveva provocato uno scossone all’interno del centro-destra, andato sotto in assemblea nell’ambito di una delibera relativa proprio all’aumento della tassa rifiuti, grazie anche al parere contrario del gruppo guidato da Marco Bertoli, che questa volta ha però optato per l’astensione. Prima del voto, PD e Movimento 5 Stelle hanno ribadito la loro totale contrarietà all’eventuale costruzione di un termovalorizzatore.

Lo scontro tra centro-destra e minoranza si è poi acceso in occasione della successiva discussione in merito all’approvazione delle nuove aliquote Imu 2021, arrivata con il via libera in blocco del centro-destra e le astensioni di tutti gli altri consiglieri.

Sebbene le parti fossero d’accordo sulle riduzioni di alcune aliquote e sgravi previsti per le nuove imprese e le attività degli under 40, il dibattito è stato comunque rovente.

Tari e Imu sono state protagoniste anche in apertura dell’assise di tre giorni fa, con un’infuocata arringa iniziale dell’assessore al Bilancio Maurizio Delfino contro le critiche espresse dal gruppo dei Democratici per Novi attraverso una nota ufficiale diffusa poche ore più tardi. Il preludio a una discussione lunga e a tratti piuttosto accesa.

Il centro-sinistra ha poi proposto due emendamenti al Documento Unico di Programmazione.

Il primo, poi bocciato, riguardava la realizzazione di uno scolmatore nella zona del basso Pieve. Un investimento che sarebbe rientrato nell’ambito dei fondi di compensazione destinati alla città derivanti dai lavori del Terzo Valico.

Via libera invece all’emendamento sul Cit, con due piccole modifiche formali e non sostanziali proposte da Giacomo Perocchio (Lega) e Lucia Zippo (5 Stelle).

Serrato, inoltre, il confronto sull’aumento degli oneri di urbanizzazione per la logistica, con la capogruppo pentastellata apertamente contraria a nuove operazioni di consumo del suolo.

Dopo quasi 7 ore, l’assise cittadina si è chiusa con l’approvazione del bilancio.

Luca Lovelli

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