Rifiuti urbani: arriva la tariffa puntuale

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In distribuzione i kit per la raccolta differenziata

Tortona – Prosegue in città e nei paesi vicini la campagna di avvio della raccolta differenziata con sistema misto: in alcune zone con il porta a porta, in altre con i cassonetti stradali dotati di tag identificatore dell’utente e misuratore delle quantità conferite.

Dopo la zona del Castello, questa settimana la consegna dei nuovi kit avviene nella zona Oasi, mentre la prossima toccherà a Castelnuovo Scrivia: al momento vengono fornite le dotazioni, poi saranno indicate le date di inizio della raccolta vera e propria. Con le prossime zone, la differenziata risulterà attivata in circa metà città e fin da ora incominciano a vedersi i primi risultati, che sono assolutamente incoraggianti.

Al momento è servito un totale di circa 8.000 abitanti e 1.200 utenze non domestiche. Gestione Ambiente, incaricata del servizio, ha diffuso i primi risultati ottenuti con il nuovo sistema di raccolta. La percentuale di rifiuti differenziati si attesta sul 73,5%, crescendo del 5%, mentre cala la produzione di indifferenziato fino a 80 kg pro capite. A Tortona hanno iniziato le seguenti zone: nel febbraio dello scorso anno la Zona 5, comprendente le aree industriali. Il Covid ha poi ritardato la partenza negli altri quartieri; da fine luglio si è ripartiti nelle aree periferiche dalla stessa Zona 5, come località Cascinotti, frazioni Torre Garofoli e Passalacqua, e lungo la strada statale per Alessandria. A fine settembre è stata coperta anche la zona Villoria, da dicembre il quartiere Paghisano e dal 18 gennaio Zona Castello e Bedolla. A seguire i kit con i nuovi contenitori e materiale informativo sono in consegna nei quartieri Oasi, Città Giardino e San Bernardino; poi corso Alessandria; centro storico; frazioni di Vho e Mombisaggio; Rivalta Scrivia e Castellar Ponzano.

La Legge Regionale imponeva di raggiungere, entro la fine del 2020, 159 kg pro capite all’anno di rifiuto secco non riciclabile e il 65% di raccolta differenziata, pena l’applicazione dell’ecotassa. Entro la fine del 2025 gli obiettivi sono 126 kg ad abitante all’anno (secco non riciclabile) e il 70% di raccolta differenziata; entro la fine del 2030 si dovranno raggiungere 100 kg ad abitante all’anno (secco non riciclabile) e il 75% di raccolta differenziata. Con il 2021, in parallelo alla raccolta differenziata, sarà introdotto la tariffa corrispettiva puntuale. La differenza più significativa rispetto alla precedente Tari sta nella forma non più di tributo, ma di vera e propria tariffa, in parte proporzionata alla quantità di rifiuto prodotto.

Nel calcolo, oltre alla quota fissa desunta in base alle superfici, già utilizzata per la Tari, rientrerà anche la quota variabile calcolata per le utenze domestiche in base al numero dei componenti del nucleo familiare, mentre per le utenze non domestiche, in base alla superficie dell’immobile ponderato da un coefficiente di produzione di rifiuti determinato dalla legge, viene introdotta, come terza variabile per il calcolo, la quantità di rifiuto prodotta dall’utente. È definita una franchigia di limite minimo di svuotamenti addebitati a tutti, entro il quale l’utente pagherà quanto sarebbe dovuto con la Tari, ma il cui superamento comporterà un esborso aggiuntivo legato al numero di svuotamenti del secco non riciclabile (indifferenziato) effettuati nel corso dell’anno.

Stefano Brocchetti

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