Prevenire le truffe: il depliant spiega come si deve fare

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L’iniziativa di Carabinieri, Comune e Fondazione CRT

TORTONA – Le truffe sono il reato più diffuso su tutto il territorio nazionale. E anche quello più complicato da prevenire, per i nuovi stratagemmi che i malviventi mettono in atto, provocando conseguenze, anche gravi, sulle vittime. «Spesso, infatti, sono sottratti oggetti il cui valore non è solo materiale e ci sono danni psicologici che rimangono nel tempo»: ha spiegato il comandante dei Carabinieri di Tortona, il capitano Domenico Lavigna nel corso della conferenza stampa, che si è svolta mercoledì 13 ottobre, per presentare la nuova iniziativa per contrastare le truffe, nata dalla collaborazione fra Compagnia Carabinieri di Tortona e il Comune, realizzata grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona.

Per individuare gli autori dei reati è fondamentale che i cittadini avvertano immediatamente le forze dell’ordine e non facciano entrare incautamente qualcuno in casa propria.

Occorre non perdere tempo e intervenire tempestivamente, prima che i ladri si allontanino.

Istituzioni e forze dell’ordine chiedono la collaborazione della gente e per questo è stato realizzato un vademecum sotto forma di pieghevole da consegnare alle famiglie e in particolare agli anziani.

Il titolo, “Aiutateci ad aiutarvi”, riassume il contenuto. Con questo strumento si intende informare i cittadini sui più diffusi casi di truffe e suggerire le precauzioni da prendere, tra cui quella di allertare subito i carabinieri in casi sospetti.

«Quando il cittadino ha qualche dubbio, deve chiamare immediatamente il 112, che deve essere considerato un numero amico, al quale rivolgersi anche in caso di falso allarme. Solo grazie alle segnalazioni possiamo, infatti, intervenire»: ha ribadito il capitano Domenico Lavigna, alla presentazione del depliant, alla quale sono intervenuti anche il sindaco di Tortona Federico Chiodi e il presidente della Fondazione CR Tortona, Pierluigi Rognoni.

L’opuscolo, che sarà in distribuzione nei luoghi pubblici, tra cui farmacie, parrocchie, servizi assistenziali del Cisa, indica alcune delle truffe più diffuse, tra cui quelle in cui ci sono individui che cercano di introdursi in casa fingendosi tecnici delle utenze, avvocati, operatori sanitari oppure per chiedere aiuto per un familiare.

«Occorre diffidare delle apparenze di chi suona alla porta. – ha ribadito Lavigna – A volte non basta l’esibizione di un tesserino che può essere falso: il consiglio è controllare sempre e ricordare che il controllo delle utenze viene preannunciato con comunicati affissi al portone. E comunque mai aprire la porta incautamente».

Sul pieghevole ci sono anche tutti i numeri utili da chiamare per effettuare le verifiche in caso di situazioni sospette.

Stefano Brocchetti

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