Doccia fredda per i lavoratori della Mag Service

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L’azienda ha annunciato il licenziamento di 20 degli 80 operai

SAN CIPRIANO PO – Non si placa la tensione alle logistiche oltrepadane. Dopo l’annuncio della chiusura a fine anno del magazzino di Zalando, nelle scorse settimane è scoppiata la vertenza della logistica Gdn di San Cipriano Po, dove attualmente lavorano 80 addetti, che si occupano dello smistamento di materiale vario, dalla cancelleria ai prodotti per la disinfezione. A inizio giugno i lavoratori, supportati dalla Filt Cgil di Pavia, avevano protestato per chiedere l’adeguamento del contratto a quello del settore logistica e trasporti, perché, «con l’attuale, percepivano circa 300 euro in meno al mese in busta paga rispetto ai colleghi degli altri impianti della zona». Dopo la protesta era intervenuto il prefetto che era riuscito ad avviare un confronto tra il sindacato e la cooperativa Mag Service, che si occupa della gestione del magazzino per conto della proprietà.

Quando la trattativa sembrava ormai avviata, però, è arrivata la doccia fredda: l’azienda, infatti, ha annunciato da inizio luglio il licenziamento di 20 degli 80 operai, mentre, degli altri 60, 10 saranno assunti a tempo indeterminato e 50 a termine con scadenza di tre mesi. A fronte di questa decisione è scoppiata la protesta e i lavoratori sono tornati a manifestare davanti ai cancelli dell’azienda e hanno proclamato lo stato di agitazione fino a quando la situazione non si sarà sbloccata.

«Abbiamo assistito all’ennesimo attacco alla dignità dei lavoratori. – affermano la Cgil e la Filt Cgil Pavia – Da tempo chiediamo che gli 80 lavoratori della Mag Service vengano confermati sull’appalto e che, per le caratteristiche dell’attività svolta, venga applicato loro un contratto collettivo nazionale di lavoro che assicuri qualificazione del lavoro, tutela e giusta retribuzione. Abbiamo però dovuto interrompere la trattativa in seguito alla decisione dell’azienda di licenziare 20 degli 80 lavoratori e di riassumere 50 dei 60 lavoratori che resteranno sull’appalto, a tempo determinato e attraverso un contratto in somministrazione».

Oliviero Maggi

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