Centro “Terre Alte” intitolato ad Azzaretti

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Nella stessa giornata è stato presentato il libro dedicato al senatore varzese

 

VARZI – “Al Senatore Giovanni Azzaretti per l’impegno profuso in campo professionale e politico al servizio della nostra comunità e dell’intera valle”: queste le parole scritte sulla targa posta all’ingresso del centro congressi “Terre Alte”, inaugurata sabato pomeriggio dal presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti che ha ricordato Azzaretti “come una persona onesta, un grande protagonista della politica legato al suo territorio”.

Una cerimonia d’intitolazione voluta dall’amministrazione comunale di Varzi (e dalla Comunità Montana) in onore del suo illustre concittadino che tanto ha fatto per il paese a partire dall’ospedale “Santissima Annunziata”, una sua creazione. La benedizione del centro polifunzionale è stata impartita dall’arciprete don Gianluca Vernetti davanti ad una folla di persone commosse.

Nel corso della giornata è stato presentato il volume scritto da Giorgio Boatti ed edito dai fratelli Guardamagna, dedicato al senatore varzese dal titolo “Il tempo è galantuomo – Dalla Valle Staffora a Palazzo Madama, l’impegno politico e civile del senatore Giovanni Azzaretti (1933-2015)”. Sul palco del centro “Terre Alte”, da sabato “Centro Giovanni Azzaretti”, moderati dalla giornalista Pierangela Fiorani, si sono alternati gli interventi del sindaco di Varzi Gianfranco Alberti, di Giuseppe Guzzetti, di Marina Azzaretti figlia del compianto senatore, della moglie Anna e di uno dei suoi piccoli nipoti, di Elio Berogno già presidente della Comunità Montana, del cardiochirurgo Mario Viganò, dell’avvocato Fabrizio Gnocchi, della ex caposala Maria Teresa Querciolli. Tutti hanno messo in evidenza quanto Azzaretti ha fatto come uomo e come amministratore per la crescita dell’Oltrepò e per la salvaguardia dei valori della persona. “Passione e competenza sono state a mio avviso le doti che hanno contraddistinto l’agire politico, professionale e umano di Giovanni Azzaretti. – ha detto il sindaco di Varzi – La pubblicazione di questa biografia rende la giusta testimonianza alla sua personalità e al suo impegno politico e civile e rimarrà negli anni a testimoniare l’importante lavoro che ha fatto per la nostra comunità ma soprattutto per l’intero territorio montano”.

Dopo il primo cittadino ha preso la parola il presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti che ha sottolineato: “Sono qui ancora una volta a rendere una testimonianza a Nino Azzaretti che ha sempre avuto un legame particolare con questa terra, con le sue valli e proprio da qui sono nati il suo impegno e la sua storia. Durante la sua vita e la sua esperienza politica al senato ha sempre portato nel cuore la sua Varzi. In aereo di ritorno da Roma mi ripeteva sempre una cosa: ora torno alla capitale. Per lui la capitale era Varzi e per Varzi, per questa valle Nino ha fatto molto. Ha lottato per dare un avvenire ai giovani del suo territorio”. Ha concluso il dibattito il giornalista Giorgio Boatti. Al pomeriggio di festa, oltre ai famigliari, ai figli Andrea, Marina e Silvia, erano presenti, tra gli altri, il presidente della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia Giancarlo Vitali, i consiglieri della Fondazione Cariplo Carla Torselli e Mario Romano Negri, il presidente del Cnao di Pavia Emilio Bordoni, il senatore Luigi Pangiazzi, l’onorevole Elena Lucchini, l’europarlamentare Angelo Ciocca, il consigliere regionale Ruggero Invernizzi, il consigliere provinciale Paolo Gramigna, il sindaco di Voghera Carlo Barbieri e i sindaci e gli amministratori di tutti i comuni montani e non solo.

Mattia Tanzi

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