“Ottobre in rosa” nelle terre del Gavi

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Per la prima volta in 18 comuni le visite per la prevenzione del tumore al seno. Il mese prossimo al sabato mattina la dottoressa Maria Grazia Pacquola incontrerà le donne

TORTONA – La media è ancora troppo alta: il cancro al seno colpisce una donna su otto nell’arco della vita e circa 53 mila all’anno, in Italia, si ammalano di questa patologia. Medici e pazienti non possono, perciò, abbassare la guardia e devono impegnarsi insieme affinché la prevenzione giochi d’anticipo contro questo male subdolo, che cambia la vita a chi lo incontra ma che può essere affrontato e sconfitto. Maria Grazia Pacquola, medico senologo ed ex primario della “Brest Unit” provinciale del-l’ospedale di Tortona, è la referente della Commissione prevenzione oncologica del Rotary e fa parte del Club di Gavi Libarna, che ha lanciato per il mese di ottobre (dedicato, per tradizione in Italia, alla prevenzione dei tumori femminili, in particolare di quello al seno) una bella novità per il territorio del Distretto sanitario di Novi Ligure e di Arquata Scrivia.

A lei abbiamo chiesto di raccontare cosa accadrà nei prossimi giorni.

Dove sarà al sabato mattina, dalle ore 8.30 alle 13, durante l’“Ottobre in rosa”?

«A fare visite senologiche nel cosiddetto “territorio del Gavi”, che comprende diciotto paesi, i quali, a loro volta, avranno come riferimento Gavi, Arquata Scrivia, Vignole Borbera e Serravalle».

Visite, per la prima volta, gratuite in questa parte di provincia di Alessandria?

«Sì, è questa la novità che parte dalla Commissione Distrettuale Salute e dal Rotary Club di Gavi Libarna. Un percorso analogo è già stato fatto a Casale Monferrato, tramite la Lilt, ma in questa zona è la prima volta.
I medici di famiglia ci forniranno supporto logistico, mettendo a disposizione i loro ambulatori.
Nelle farmacie ci saranno le locandine informative. Si parte il 3 ottobre, da Vignole nella sede del centro polifunzionale in via Mazzini, dove c’è lo studio medico del dottor Salandrini, mentre il 17 saremo a Serravalle (ospiti nello studio della dottoressa Balestrero, in piaz-za Coppi) e il 24 alla Casa della Salute di Arquata, in squadra con altri medici di famiglia e pediatri.

A Gavi, invece, l’appuntamento sarà domenica 11 ottobre, giorno di mercato, in piazza Dante Alighieri, e le visite saranno effettuate con il supporto della Croce Rossa locale, che sarà presente con un medico, un infermiere e un’ambulanza. Nel rispetto delle norme anti Covid, sarà necessario prenotare la visita (si può visitare la pagina Facebook Rotary Club Gavi Libar-na), dotarsi di mascherina e ri- spettare il distanziamento.
Sarà misurata la temperatura, fatta compilare l’autocertificazione e fornito il gel per le mani all’ingresso».

Cosa porteranno a casa le donne che faranno la visita?

«La consapevolezza di aver intrapreso un cammino importante, nel segno della prevenzione e della fiducia nei confronti del mondo scientifico, che si batte ogni giorno per debellare dalla faccia della terra questo killer insidioso.
Durante la visita, sarà fatto compilare un questionario sulla storia personale e familiare e redatta una breve relazione clinica della visita all’interno della quale sarà indicato il cosiddetto “profilo di rischio”: la donna che si affiderà a questo servizio, consegnerà poi il tutto al medico di famiglia. Sarà, poi fornito, a scopo informativo, il “Codice europeo contro il Cancro”».

Questa iniziativa toccherà il territorio del Gavi. Secondo lei, che abita e ha operato, per quasi 40 anni, a Tortona, il tumore al seno ha più incidenza in un’area piuttosto che in un’altra?

«Assolutamente no! Siamo tutti nella stessa barca! Come spesso accade con le malattie, queste sanno essere molto democratiche e non guardano ai confini geografici.
Certo è che le zone più industrializzate, come è emerso nel corso di studi epidemiologici condotti a suo tempo insieme al Comune di Tortona e a quelli della Bassa Valle Scrivia, hanno portato con sé – complice anche l’inquinamento – un’incidenza maggiore del manifestarsi di forme tumorali».

A ottobre il Rotary Gavi Libarna, insieme al Club di Novi Ligure, rilancia anche un altro progetto, che a causa emergenza sanitaria, ha subito uno stop.

«È il regalo per chi aveva compiuto 40 anni nel 2019: “Io Donna – Progetto Salute” aveva dato l’opportunità all’annata di queste giovani donne di poter effettuare una mammografia: aveva aderito il 60% e, fra di loro, il 3,4% ha presentato un quadro radiologico sospetto per malattia proliferativa della mammella, in assenza di sintomi o evidenze cliniche.
Una volta identificata la problematica, le pazienti si sono rivolte al medico di famiglia per poi affidarsi a specialisti. Quest’opportunità si ripropone quest’anno, da ottobre a dicembre, per le donne nate nel 1980 (lo studio Foco, in via Virginio Raggio a Novi Ligure è convenzionato); si replica poi la pros- sima primavera con la classe 1981, con le nuove quarantenni».

La sua attività personale è stata guidata dal motto “Un passo avanti alla malattia”. E per l’altra “metà del cielo”?

«Durante l’“Ottobre in rosa” anche l’universo maschile, se lo vorrà, potrà sottoporsi a un esame clinico, per esempio una ginecomastia.
Stiamo anche pensando, sulla scia di un movimento nato in Australia e che ha raggiunto anche l’Europa, di proporre per il mese di novembre “Movember”.
Questa parola è la fusione tra “moustache” (che in inglese indica i baffi) e november e rappresenta un movimento globale nato per sensibilizzare gli uomini sulla prevenzione del cancro alla prostata. Sarà chiesto agli uomini di “attirare l’attenzione” su di sé, facendosi crescere i baffi. Naturalmente non trascureremo l’aspetto legato alla prevenzione: grazie a controlli periodici il tumore alla prostata può essere sconfitto».

Alessandra Dellacà

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