Il turismo diventa lento

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Le proposte escursionistiche di Giorgia Ricotti

CASTELNUOVO SCRIVIA – La cultura dello “slow travel” come stile di vita, come esperienza che permette – soprattutto ai “non camminatori” – di riappropriarsi del proprio tempo: questa è la ricetta di Giorgia Ricotti che, prima di diventare una guida Aigae (l’associazione italiana guide ambientali escursionistiche), ha lavorato fino al 2017 nel reparto di neuropsichiatria infantile dell’ospedale di Pavia come psicomotricista.

Originaria di Stradella, con base a Voghera, Giorgia ha 37 anni e propone vari cammini (dalla classica “Via del sale” al “Feltro e trekking con lama e alpaca”), che variano in base alle esigenze dei partecipanti e agli obiettivi. Online, sul sito www.wildtrek.it, si può trovare un calendario dove prendere visione dei viaggi che possono essere di uno o più giorni. Dall’Oltrepò al vicino Piemonte fino alla Liguria e all’Emilia Romagna: ogni escursione è vincente se permette a tutti i partecipanti (magari abituati a vivere di corsa) di apprezzare ciò che li circonda. Il “turismo lento” è anche e soprattutto questo e, in un’ottica di miglioramento di se stessi, può essere pure uno strumento sociale. «L’anno scorso – racconta Giorgia – durante la tregua estiva dal virus, ho avuto il piacere di partecipare e rendermi parte attiva nell’ambito di qualche “Camminata del benessere” organizzata a Castelnuovo dalla farmacista Alessandra Vita.

I camminatori hanno potuto comprendere l’importanza di una corretta alimentazione nell’equilibrio psicofisico. Ed è stata un’altra castelnovese, Elisa Gastaldi, titolare dell’agriturismo “Mangià ad Campagna” e di “Elilu”, fattoria didattica con planetario, a preparare, in un paio di occasioni, una “merenda sinoira” a Km 0 e ricca di spunti di riflessione». Ora, restrizioni Covid permettendo, si potrà ripartire con le attività all’aperto per adulti e bambini, anche a scopo terapeutico, come nel caso di una fondazione di Milano, che si occupa di disagio sociale giovanile e che ha contattato Giorgia per far conoscere agli adolescenti “l’anima più profonda di un luogo” attraverso il cammino.

Alessandra Dellacà

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