Celebrata la “Messa del Donatore”

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Domenica scorsa il momento di preghiera per ringraziare i donatori dell’Aido novese

NOVI LIGURE – Anche quest’an- no si è rinnovato il tradizionale appuntamento con la celebrazione della “Messa del donatore” per commemorare e ringraziare i donatori di sangue, organi, tessuti e cellule e promossa dal Gruppo Intercomunale “Frederick” AIDO Novi. A presiederla, domenica 1° giugno alle ore 11, nella parrocchia del Sacro Cuore, è stato il parroco, don Giuseppe Turrici, alla presenza di una folta assemblea di fedeli, al sindaco Rocchino Muliere e ai “Mini Vigili” del Comando della Polizia Municipale locale con i dirigenti. Nell’omelia il sacerdote ha rivolto un messaggio di speranza e di rispetto dei valori civici che devono essere presenti sino dalla giovane età. «Un sentito ringrazia- mento va a tutte le Associazioni di Volontariato, d’Arma e Confraternite che sono intervenute con i loro labari, testimoniando la forza del tessuto sociale e solidale della nostra comunità. – ha detto – Un grazie particolare è doveroso per chi si batte per promuovere la cultura del dono del sangue, degli organi, delle cellule e dei tessuti, allo scopo di partecipare e vincere la quotidiana corsa per la vita dei tanti malati in attesa del dono più bello». Nel 2025 sono stati realizzati più di 1.100 trapianti, a fronte di oltre 8.200 pazienti in attesa di trapianto. Leggendo questi dati emerge chiaramente l’importanza del- l’appello: “Noi abbiamo detto sì alla donazione, fallo anche tu!”, con il quale il Gruppo Intercomunale “Frederick” dell’Aido di Novi Ligure ODV, intende sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica. «La donazione nasce sempre da un dolore – hanno ribadito i responsabili Aido – che, attraverso questo gesto, diventa amore. Per chi riceve il dono, infatti, si tratta di un nuovo inizio che dona un senso anche alla perdita di una persona e speranza di vita a persone bisognose di un trapianto di organi. Il nostro è un lavoro divulgativo legato all’atto libero e gratuito della donazione e finalizzato a favorire il dibattito attorno all’attività dei trapianti». Prima della benedizione finale, Lucia Lo Vetro e Fran- cesca Mutti, trapiantate rispettivamente da 20 e 19 anni , hanno letto la Preghiera del donatore.

Vittorio Daghino

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