Il 25° di sacerdozio di don Nicola Ferretti

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Le comunità di Sale e Guazzora hanno festeggiato l’anniversario del parroco

SALE – Domenica 15 giugno alle ore 11 la comunità si è riunita per celebrare il 25° anniversario di sacerdozio del parroco don Nicola Ferretti. L’11 giugno del 2000, solennità di Pentecoste, per l’imposizione delle mani del vescovo Mons. Martino Canessa e l’unzione con il sacro crisma, il venticinquenne diacono Nicola diventava sacerdote. Le Corali unite di Sale e Guazzora, che hanno animato la liturgia, dopo il canto iniziale in onore della Santissima Trinità, hanno intonato la lode “Tu es sacerdos” di Lorenzo Perosi: tu sei sacerdote per sempre, in eterno. «Che bello – ha det- to il diacono Ernesto Stramesi introducendo la celebrazione – pensare a questa dimensione di eterni- tà cioè al fatto di aver dedicato tutta la vita al servizio del Signore e della Chiesa e di esserne suo servitore per sempre». La Santa Messa si è conclusa con i discorsi augurali del vicesindaco di Guazzora, Marco Beltrame, e del sindaco di Sale, Enrico Santi. Nutrita è stata anche la partecipazione di diverse associazioni salesi, presenti ciascuna con il proprio labaro e con bel gruppo di rappresentanza. Don Nicola ha preso la parola per i ringraziamenti: innanzitutto ha ringraziato il Signore, che lo ha chiamato al servizio presbiterale, poi la sua famiglia, i parenti presenti, e i suoi genitori, che fino al giorno della loro dipartita, hanno sostenuto e accompagnato la sua scelta ed il suo cammino. Un ringraziamento è stato rivolto poi alle singole comunità (Sale, Guazzora, Gerbidi, Casoni e le Piccole Figlie del Sacro Cuore), alla Corale, ai ministranti, a tutti i presenti e a quanti hanno collaborato per la realizzazione della festa. Al sacerdote la Comunità Cristiana di Sale e Guazzora ha rinnovato l’augurio formulato nel corso della celebrazione: “il Signore, la Beata Vergine Maria e i santi patroni delle parrocchie, veglino sempre su di lui, lo proteggano, lo benedicano e gli donino forza, coraggio e salute per proseguire instancabilmente nel suo ministero presbiterale in mezzo a noi e ovunque il Signore vorrà”.

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