“SportInNovi” getta la spugna

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La società da aprile non gestirà più gli impianti sportivi cittadini

NOVI LIGURE – Si riapre la crisi sulla gestione degli impianti sportivi a Novi Ligure. Un pericolo che sembrava ormai scongiurato a febbraio dello scorso anno, quando la società consortile “SportInNovi”, allora guidata dal presidente dimissionario Michele Scotto di Luzio, sottoscrisse un accordo con il Comune per prolungare la gestione delle strutture cittadine fino a giugno 2023, dopo mesi di dissapori e trattative che sembravano far presagire una rottura tra le parti. Una frattura scaturita dalla scelta, alcuni mesi prima, della giunta di non rinnovare l’accordo con la realtà che ormai da diversi anni si occupava degli impianti novesi.

Una decisione inizialmente voluta in particolare dai consiglieri di maggioranza Giacomo Perocchio e Luciano Saracino, che portò alla crisi interna nel centro-destra con il successivo licenziamento di Costanzu Cuccuru, ex assessore allo Sport, che avrebbe portato avanti la collaborazione con “SportInNovi”. Come lui anche Marco Bertoli, che di lì a poco si sarebbe staccato dalla maggioranza per formare il gruppo consiliare Solo Novi, insieme a Francesco Bonvini e Cristina Sabbadin. Con l’ingresso in giunta di Andrea Sisti e un lungo lavoro di diplomazia, lo strappo si è poi ricucito tanto da arrivare all’accordo che aveva, momentaneamente, salvato lo sport cittadino.

Ora, però, “SportInNovi” getta la spugna. Una scelta arrivata per bocca dell’attuale presidente Elena Selmi, che ha sottolineato quanto sia diventato complicato il dialogo con l’amministrazione locale che, a suo dire, non avrebbe mai coinvolto la realtà da lei presieduta nelle scelte strategiche. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la rottura di un tubo allo stadio “Girardengo” nell’autunno scorso, che ha portato la società consortile ad anticipare circa 20.000 euro di spese di bolletta dell’acqua.

Una cifra consistente che non sarebbe ancora stata restituita.

“SportInNovi”, dunque, non ci sarà più dal prossimo mese di aprile.

Una pessima notizia per le decine di società sportive e per circa 4000 tesserati di ogni livello e di tutte le età che praticano sport in città.

Una crisi alla quale il Comune è chiamato nuovamente a dare una risposta immediata.

Luca Lovelli

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