Don Gian Luca Vernetti e il diacono Daniele Lottari a Stradella

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Domenica 31 gennaio, alle ore 16, l’ingresso del nuovo arciprete e del suo coadiutore

STRADELLA – Domenica scorsa la comunità parrocchiale ha festeggiato l’arrivo del nuovo arciprete don Gian Luca Vernetti e del diacono don Daniele Lottari, che, una volta ordinato sacerdote, presterà servizio come viceparroco.

Don Gian Luca e don Daniele, accompagnati dal vescovo Mons. Vittorio Viola, sono arrivati sul sagrato della chiesa, dove sono stati accolti dal primo cittadino Alessandro Cantù, dalle autorità militari, da un gruppo di sindaci del l’Oltrepò e della valle Staffora, da numerosi confratelli sacerdoti, dai rappresentanti degli ordini di Malta e Costantiniano di San Giorgio, dalle associazioni parrocchiali, di volontariato e d’arme del territorio e da molti fedeli, nel rispetto delle regole anti assembramento. «Caro don Gian Luca, sono felice e onorato di accoglierla come nuovo pastore della nostra comunità, – ha detto Cantù nel saluto iniziale, ricordando tutto il mondo del volontariato, laico e cattolico, che anima Stradella – pur non dimenticando l’operato di mons. Pietro Lanati e don Cristiano Orezzi, la comunità stradellina guarda avanti con entusiasmo per percorrere insieme a lei e a don Daniele un nuovo tratto di strada. Come amministrazione saremo sempre disponibili a tracciare un percorso condiviso che ponga la persona al centro delle esperienze comuni». Alessandro Quaroni, presidente dell’Oratorio “S. Giovanni Bosco”, ha dato all’arciprete e al diacono il benvenuto a nome dei giovani e della comunità religiosa, auspicando «un rinnovato rapporto tra parrocchia e oratorio».

«Il vostro arrivo cade in un momento difficile segnato dalla pandemia, dove soprattutto i giovani soffrono una situazione di incertezza, paura, senza possibilità di guardare avanti; – ha sottolineato Quaroni – ma c’è un gruppo di ragazzi, che amo chiamare famiglia, con sogni e tanta voglia di mettersi in gioco, che sono una vera e propria certezza da cui ripartire».

Nell’omelia il vescovo ha parlato dell’importanza dei sacerdoti come “portatori” della Parola di Dio: «I sacerdoti, giungono per farvi ascoltare la Parola di Dio viva, altrimenti, se non l’ascolta, la comunità cristiana perde la strada. – sono state le parole del vescovo – Vengono tra voi con le loro qualità umane e il Signore si serve di questo, e anche dei nostri limiti, perché ciò che conta è che attraverso di loro viene a voi la sua Parola».

Al termine della funzione, don Gian Luca, anche a nome del diacono Daniele, ha ringraziato tutti i presenti: «Sentiamo molto forte la responsabilità di questa rilevante realtà diocesana – ha affermato il nuovo arciprete – che è sempre stata città di riferimento per la sua storia di opere assistenziali, penso alle suore Gianelline, al “Santachiara”, all’oratorio, che hanno segnato la vita di molti anche oltre i confini territoriali. Siamo qui perché il Signore ci ha chiesto di gettare le reti sulla sua Parola e noi abbiamo risposto con cuore libero, fiducioso e generoso. Ci siamo fidati del Signore perché lui possa ancora catturare uomini e donne al suo Vangelo».

Oliviero Maggi

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