Mense “plastic free” e con cibi a km zero

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Il sindaco Federico Chiodi e l’assessore Marzia Damiani nelle scuole cittadine

TORTONA – L’amministrazione comunale ha avviato le visite nelle mense delle scuole dell’obbligo cittadine. È un’occasione per passare in rassegna i locali e verificare la qualità del servizio, ampiamente confermata dagli esiti del questionario annuale compilato anonimamente dalle famiglie degli studenti. Il servizio eroga ogni anno quasi 150 mila pasti per i 1.041 studenti iscritti. Lunedì 29 gennaio il sindaco Federico Chiodi e l’assessore all’Istruzione Marzia Damiani si sono recati nella scuola “Rodari”, sede di viale Einaudi, frequentata da circa 60 alunni della scuola dell’infanzia e circa 130 della primaria, incontrando gli operatori, visitando le cucine e intrattenendosi con gli studenti utenti del servizio. La visita, dopo la nascita del figlio del sindaco, proseguirà lunedì prossimo allo Scolastico e alla materna “Mary Poppins”. Oltre ai normali sopralluoghi, che comprendono anche il pasto consumato dagli amministratori insieme ai ragazzi, verificando la qualità dei protocolli per la preparazione del cibo e per la fornitura degli ingredienti, c’è anche l’inserimento di nuovi obiettivi su cui lavorare. Ad esempio, nel giro di pochi mesi tutte le mense saranno “plastic free”: per contenere la diffusione sta pianificando la modalità con cui non verranno più utilizzati piatti, bicchieri, posate in plastica usa e getta, la sostituzione delle bottigliette d’acqua con caraffe riempite al momento e con erogatori fissi. «Tra marzo e aprile – ha spiegato l’assessore Damiani – ogni mensa sarà dotata di stoviglie lavabili e riutilizzabili, risparmiando anche sull’immondizia, considerando che per ogni pasto ciascun bambino consuma almeno due piatti, un bicchiere e le posate. Saranno installati erogatori con filtro collegati alla rete idrica in ogni mensa. L’obiettivo è implementare queste modalità alla “Rodari” e alla “Mary Poppins” nel corso del mese di marzo, allo “Scolastico” in aprile. Sarà un modo per contenere i rifiuti e dare un messaggio importante ai bambini sull’ambiente ». E anche sui cibi saranno curati altri dettagli: «Negli ultimi anni abbiamo aggiunto nel capitolato la fornitura di prodotti biologici eliminando gli ortaggi lavorati confezionati in busta, limitando costi e plastica e puntando sulla qualità. Sono stati ridotti al minimo i surgelati, utilizzando e si cerca di incentivare il più possibile i fornitori a portare prodotti a Km zero».

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