A Novi Ligure si deve ancora produrre acciaio

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Il consiglio comunale sulla situazione dell’ex Ilva

NOVI LIGURE – Si è svolto venerdì 29 novembre, nel teatro “Giacometti”, il consiglio comunale aperto alla cittadinanza, alle rappresentanze sindacali, ai vertici delle amministrazioni regionale e provinciale, e ai parlamentari della provincia alessandrina, per discutere dei problemi inerenti la situazione degli stabilimenti del gruppo Arcelor Mittal (ex ILVA).

Il sindaco Cabella ha precisato ai presenti che l’argomento, ritenuto di primaria importanza per la città, era già stato affrontato con un ordine del giorno approvato all’unanimità dal consiglio comunale l’11 novembre e che nella stessa seduta era emersa la necessità di un approfondimento nella forma della seduta consiliare aperta, appositamente convocata.

Nel corso del dibattito sono stati ricordati gli eventi che hanno portato a decisioni gravi da parte degli attori principali, quali la dirigenza aziendale del gruppo Arcelor Mittal e il governo, e l’assemblea corale dei presenti ha sottolineato la necessità che si possa addivenire al più presto a una positiva risoluzione della vertenza.

Nel ribadire che allo stabilimento di Novi non può essere imputato di creare gli effetti perniciosi alla salute dei cittadini di cui è invece accusato il complesso di Taranto, l’assemblea ha rimarcato l’esigenza che Novi possa continuare a essere una parte importante della produzione dell’acciaio in Italia, ma non solo, ha ribadito ancora una volta che ogni attacco alla situazione occupazionale dello stabilimento di Novi darebbe origine a un gravissimo vulnus nel tessuto socio-economico cittadino, già compromesso dalla crisi del lavoro che da lungo periodo sta attanagliando il Paese.

Davide Daghino

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