Fisiatria: forse ci siamo? E intanto entrano i privati

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Ospedale di Tortona. Lunedì la Direzione generale dell’Asl di Alessandria ha presentato il cronoprogramma delle attività future, compreso il Pronto Soccorso e la piattaforma ambulatoriale

DI STEFANO BROCCHETTI

Partirà a gennaio il nuovo reparto di Fisiatria dell’ospedale di Tortona ed entreranno in vigore anche tutti i servizi presso il Pronto Soccorso e la piattaforma ambulatoriale: è quanto è emerso lunedì 11 dicembre nella conferenza stampa di presentazione del cronoprogramma delle attività future, organizzata dalla Direzione generale dell’Asl di Alessandria. Si tratta di tutti i servizi oggetto dell’appalto che l’Asl ha assegnato alla partnership con privati per quanto riguarda l’ospedale tortonese. Dopo mesi di affinamento giuridico al capitolato, per una formula innovativa mai sperimentata in Piemonte, nelle settimane scorse il direttore generale dell’Asl, Luigi Vercellino, ha firmato la delibera di assegnazione dei servizi al gruppo di imprese private che si è aggiudicato l’appalto stesso, costituito dalla cooperativa Codess Sociale di Padova (mandataria), cooperativa Il Gabbiano di Varese, Medical Line Consulting di Roma e Codess Sanitа di Villorba, in provincia di Treviso (mandanti). Le attività affidate ai privati dureranno nove anni e prevedono un investimento da circa 52 milioni di euro. La proposta delle imprese in questione è stata l’unica pervenuta, ma ha evidenziato subito tutte le caratteristiche specifiche che il servizio sanitario richiede, elaborata da aziende che gestiscono in varie regioni d’Italia oltre 20 Pronto Soccorso e svariati reparti ospedalieri. Ciò che Vercellino ha più volte ribadito durante la presentazione di lunedì è che non si tratta di una esternalizzazione di servizi a privati, ovvero un affido con piena libertà organizzativa, ma di una partnership poiché il personale del settore ospedaliero lavorerà accanto a medici disciplinati da rapporti di lavoro privato, con l’inserimento di modalità organizzative apportate dal privato stesso e la gestione e le procedure resteranno stabilmente in capo al settore pubblico, con un affido su tempo molto lungo. «Il paziente non percepirà direttamente se a seguirlo è un medico dipendente del servizio sanitario o di privati, – ha chiarito il direttore – piuttosto auspichiamo che rilevi una migliore qualità del servizio e una migliore accoglienza e presa in carico». Le due parti si integreranno e saranno applicati innovativi protocolli, ad esempio per quanto riguarda la presa in carico del paziente, un passaggio che legherà nello specifico l’accesso al Pronto Soccorso e le cure ambulatoriali. La piattaforma ambulatoriale comprende le specialità di Cardiologia, Neurologia, Allergologia- Pneumologia, Dermatologia, Gastroenterologia e Reumatologia, alle quali verrà fornita dal privato una dotazione di personale medico, infermieristico e di supporto, mentre al Pronto Soccorso il privato apporterà soltanto il personale medico. Questo il programma dell’avvio di tutte le attività previste: al Pronto Soccorso la nuova organizzazione sarà operativa dal 1° gennaio 2024; per il reparto di Fisiatria e Rieducazione Funzionale dal 18 dicembre il personale svolgerà un tirocinio formativo sui nuovi macchinari perché l’allestimento del reparto ha l’obiettivo di ridurre la mobilità passiva verso regioni confinanti e di fungere da riferimento per l’intera Asl della provincia di Alessandria; dal 3 gennaio inizierà l’allestimento del reparto, per completare entro il 15 l’inserimento progressivo del personale con medici, infermieri, Oss, fisioterapisti; per la piattaforma ambulatoriale, dal 15 gennaio inizieranno alcuni lavori necessari per il nuovo allestimento dei locali e al termine verranno avviate le attività.

Un modello unico per il Piemonte

Il nuovo reparto di Riabilitazione, inserito per la prima volta nei programmi Asl per l’ospedale di Tortona nel 2014, è stato completato nei mesi scorsi e inaugurato formalmente lo scorso giugno, ma non è ancora partita l’attività, poiché l’appalto era in fase di avvio. Ora l’aggiudicazione ratificata dalla delibera dell’azienda sanitaria formalizza l’assegnazione dell’appalto al raggruppamento temporaneo di imprese, di fatto l’unica proposta pervenuta al bando. Laboriosa è stata la redazione dei contratti e dei capitolati, con molta attenzione giurisprudenziale per quello che il direttore Asl Vercellino ha definito «un unicum, mai realizzato finora in Piemonte». Uno dei nodi da sciogliere ha riguardato il divieto per il personale dipendente del Servizio Sanitario Nazionale e per il personale privato di lavorare nello stesso reparto. Una questione sulla quale nei mesi scorsi hanno preso posizione anche i sindacati e che ha indotto i vertici dell’Asl a chiedere il supporto dello studio legale Cavallo Perin di Torino per la stipula del contratto. Il nuovo reparto di Fisiatria, del quale si parla dal 2014, è stato inaugurato a metà giugno, ma non ancora attivato: i 9 anni dell’appalto decorrono dal primo giorno del mese successivo alla stipula del contratto. L’avvio delle relative prestazioni deve avvenire entro il termine perentorio di 60 giorni dalla firma, che verrà poi ratificata entro 60 giorni dall’acquisizione di efficacia dell’aggiudicazione definitiva dell’appalto. Il bando “di conferimento di servizi sanitari presso l’ospedale di Tortona tramite gara” chiede che l’aggiudicatario possa gestire in autonomia e con assunzione di responsabilità gestionale e sanitaria tre distinti servizi sanitari: il nuovo reparto di Recupero e Riabilitazione Funzionale mediante prestazioni di riabilitazione specialistica di tipo motorio, con dotazione di personale medico, infermieristico, riabilitativo e di supporto, anche con prestazioni di tipo ambulatoriale e con assicurato un flusso costante di pazienti dal reparto ospedaliero di Ortopedia (con priorità per i pazienti di Tortona); la piattaforma ambulatoriale collegata al Pronto Soccorso nelle ore diurne con sistemi di accesso fast tracking, per le specialità di Cardiologia, Neurologia, Allergologia-Pneumologia, Dermatologia, Gastroenterologia e Reumatologia, con dotazione di personale medico, infermieristico e di supporto; il servizio di Pronto Soccorso 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno con dotazione di personale medico. Tali servizi, come sottolineato dal direttore dell’Asl, non sono “privatizzati” ma rimangono sotto il controllo della sanità pubblica, aprendo però alle professionalità che il settore privato può garantire in un momento in cui tutto il sistema sanitario nazionale attraversa grandi difficoltà per l’assenza di medici e infermieri. Alle risorse stanziate per consentire questa riqualificazione vanno aggiunti gli ulteriori investimenti, già in atto, sulla robotica e le attrezzature d’avanguardia a servizio dei reparti di Chirurgia e Ortopedia, di prossima acquisizione nei mesi a venire.

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