Al lago di Trebecco
Di Pier Luigi Feltri
Il lago di Trebecco si trova sul confine tra la provincia di Piacenza e l’Oltrepò pavese, per il quale rappresenta il bacino idrico più esteso. Le sue origini sono artificiali e coincidono con la costruzione della Diga del Molato, un’opera dal respiro monumentale che taglia in due la val Tidone. La diga venne realizzata tra il 1921 e il 1928 su progetto dell’ingegner Augusto Ballerio. L’obiettivo principale era quello di contenere le frequenti esondazioni del Tidone, che in passato causavano gravi danni a coltivazioni e abitazioni. Oltre a questa funzione di sicurezza, la diga regola l’irrigazione dei terreni circostanti e ospita una centrale idroelettrica, che contribuisce alla produzione di energia della zona. L’invaso ha una capacità complessiva di circa 8 milioni di metri cubi d’acqua e una superficie che si estende per circa 1,3 km². La sua massa imponente – che dal basso si apre in una teoria di arcate dal sapore antico – porta con sé le tracce di un’epoca in cui l’ingegneria era strumento di propaganda, come ricorda la partecipazione di Benito Mussolini all’inaugurazione, ma anche di rinascita per un territorio che da quelle acque ha tratto forza per l’agricoltura e per l’economia. La costruzione dell’opera rappresentò una tappa importante nello sviluppo agricolo e industriale dell’area, con l’obiettivo di migliorare la gestione delle risorse idriche e la sicu- rezza del territorio. Negli ultimi vent’anni l’invaso è stato oggetto di interventi di riqualificazione per aumentarne la capacità e migliorarne la funzionalità. Nel corso del tempo, inoltre, l’area circostante si è arricchita di una biodiversità significativa, con specie di uccelli acquatici e animali tipici delle zone umide che trovano rifugio sulle sponde del lago e nei boschi limitrofi. Camminare sulla sommità della diga offre una prospettiva unica: da un lato si stende l’ampia distesa d’acqua, a oggi ben voluminosa (la massima profondità dell’invaso è di circa 50 metri); dall’altro la valle riprende il suo corso naturale. La parete ha una lunghezza di 300 metri e un’altezza di circa 45 metri. Il lago, frequentato da appassionati di pesca sportiva, è anche un punto di partenza per escursioni sulle colline circostanti, dove si snodano diversi sentieri immersi nella natura. Tra questi si distingue il Sentiero del Tidone, un itinerario lungo circa 70 chilometri che segue il corso del torrente dalla frazione di Casa Matti, nel comune di Romagnese, fino a Boscone Cusani, sulle rive del Po.
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