«Siamo in 2, anzi in 3»

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Di Carlo Zeme

Ho un rapporto di amore e odio con il mondo delle prenotazioni. Che sia una cena, un accessorio o un soggiorno, ogni volta che riaggancio il telefono ho la sensazione che dall’altro capo qualche dato non sia stato recepito nel modo corretto e il giorno dell’appuntamento un particolare andrà storto. Quando mi viene chiesto quale nome fornire ho un attimo di sussulto e penso a quell’amico che diceva sempre “Marco” pur non chiamandosi così, in modo che nel caso avesse cambiato programma, nessuno sarebbe stato in grado di rintracciarlo. Io invece non mento mai e mi gioco o il nome o il cognome più per paura di ritorsioni penali che per onestà. Così una volta in una pizzeria in provincia di Cuneo attendevano il signor “Zelig”, un’altra volta a cena ho prenotato per due a nome “Bremer” e la lavanderia sotto casa dà per scontato che il mio cognome sia “Zene” con la n, anche se le ho fatto lo spelling tirando in ballo un sacco di posti meravigliosi da Mantova a Messina passando per Milano. Anche con il nome di battesimo non va molto meglio, Carlo diventa spesso Claudio mentre con il mio kebabbaro di fiducia la C si è trasformata in K ma in realtà questo tocco esotico mi piace anche. Lo scorso fine settimana abbiamo fatto una gita che prevedeva una tappa di una notte. In qualità di imperatore della logistica mi sono informato sulle pizzerie del luogo prescelto e ho provveduto a prenotare. All’arrivo in pizzeria i soliti presagi di inconvenienti aleggiavano sulla mia testa, e candidamente detto il mio nome, la ragazza al bancone mi ha risposto: «Carlo per due… però…» All’obiezione in arrivo già pensavo di aver sbagliato giorno, ora, pizzeria, città e invece il problema era il numero: «Siete in 3 non in 2, ora devo vedere se riesco a farvi accomodare!» Margherita di colpo ha raddoppiato i suoi ottanta centimetri di lunghezza, è diventata una commensale da registrare quando si prenota, un adulto di 7 mesi. Attimi di panico e invece dalla sala è uscito Alex, il cameriere, che ci ha tranquillizzati: «Abbiamo anche il seggiolone per la piccola, seguitemi.» Stomaco salvo, pizza buonissima e nuovo inizio per Margherita.

carlo.zeme@gmail.com

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