Veganuary ma non troppo

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di Silvia Malaspina e Carolina Mangiarotti

Gennaio è il mese dei buoni propositi: l’avvio del nuovo anno ispira a porci obiettivi che possano migliorare la qualità della vita, consentendo di affrontare i mesi a venire con maggiore serenità e con un rinnovato benessere. In quest’ottica, a partire dal 2014, viene promosso a ogni inizio d’anno il Veganuary (crasi dei termini vegan + january), un’iniziativa partita dalla Gran Bretagna, ormai diffusa in tutto il mondo, per invitarci a mangiare rispettando l’ambiente e gli animali, eliminando la carne dalla dieta per i primi 31 giorni dell’anno. Infatti gli effetti del cambiamento climatico sono sotto gli occhi di tutti, ma molti non sanno che cambiare il nostro regime alimentare può essere un passo fondamentale per ridurre le emissioni nocive, pertanto noi onnivori siamo inviatati a variare le nostre abitudini a tavola e a scoprire che un’alimentazione che fa bene al pianeta è anche facile e appagante. Ispirate da questa nobile finalità e curiose di provare nuove ricette, decidiamo di cimentarci, per iniziare, con un menù non propriamente vegano (sarebbe un po’ troppo drastico) ma almeno vegetariano: «Sei sicura di volere preparare una cena vegetariana? Secondo me a papà, che salta spesso il pranzo, fa fresco, comunque, se si inizia con la classica cofanata di pasta, il buco della fame si ottura e poi si procede con le verdure». «Allora facciamo che per lui prepariamo anche il primo; per noi, che invece abbiamo pranzato, solo il secondo. Mi sembra che questa ricetta “Millefoglie di zucca, zucchine e peperoni con parmigiano reggiano” faccia al caso nostro: il nome è altisonante, ma si tratta solo di pulire le verdure, disporle in una pirofila, sbatterle in forno, impostare il timer e dimenticarsele!». «Va bene, nel frattempo io mi preparo la merenda, ma secondo canoni vegetariani: tè, biscotti e una mela: mi sembra un buon inizio». «Credo che io non farei molta fatica a seguire per un mese un regime vegetariano: la carne non mi fa impazzire, il pesce mi innervosisce con tutte quelle lische, però sono troppo golosa di salumi …mentre per voi ragazzi, divoratori seriali di hamburger, potrebbe essere un esperimento interessante».

Nel mentre la famosa millefoglie viene approntata e presentata come piatto clou della cena: la quantità di verdure impiegata è notevole, così come la montagna di parmigiano cosparsa sui vari strati. L’aspetto è piacevole e il profumo molto invitante, eppure la degustazione lascia qualcosa in sospeso, soprattutto in relazione agli appetiti dei giovani: «Ma sì, buona, però… in frigo non c’era ancora un po’ di quel salame di Varzi che ti è stato regalato a Natale? Due fette, tanto per gradire e contrastare il gusto di tutte queste verdure: del resto quel povero maiale ormai è morto e poi ti ricordi la pubblicità? “Non han mai fatto male due fette di salame…”».

silviamalaspina@libero.it

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