Sono un papà “normale”

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Di Carlo Zeme

La mia vita da papà da pochi giorni ha compiuto 1 anno. Margherita il 16 novembre ha completato il suo primo “Giro intorno al sole”. Quando il Direttore Matteo Colombo mi ha affidato questa rubrica mi sono subito sentito felice di poter raccontare la mia esperienza ma, allo stesso tempo, ho percepito anche la responsabilità di farlo nel modo più genuino e vero possibile. La carta bianca che la redazione mi ha lasciato in questi mesi è stata un dono e ogni volta m’interrogo su cosa voglia dire per me raccontare la nostra vita con Margherita. Sono orgoglioso di condividere ciò che accade in una vita “normale”, in una piccola casa in affitto, con uno sposo e una sposa “normali”, che provano ogni giorno a fare del loro meglio, ringraziando per la vita che hanno ricevuto in dono un anno fa. Così ho accettato di scrivere “Vita da papà” perché una cosa che mi rammarica è pensare che oggi sia strano che due trentenni abbiano il desiderio di creare una famiglia. Mi intristisce pensare a tutti quei: «Sei già papà»?, oppure ascoltare stereotipi di vite irrimediabilmente complicate e ingarbugliate dopo il tanto temuto arrivo dei figli. Mi rasserena però avere molti esempi davanti a noi che ci accompagnano lungo la strada. In questo anno abbiamo incontrato coppie e famiglie, approfondito la conoscenza di donne, uomini, adulti e bambini che hanno fatto qualche metro o chilometri con noi e ci siamo sentiti semplicemente in compagnia. Mi auguro che l’ironia e lo stupore con il quale ho provato finora a raccontare la nostra quotidianità abbia contribuito, anche solo come una goccia nel mare, a dare la percezione che la vita di un papà si fa semplicemente lasciandosi trasportare da quegli ottanta centimetri di entusiasmo, che sono gli stessi che smontano tutte le convinzioni e convenzioni di questo nostro mondo che, tra un algoritmo e l’altro, ha deciso che fare la “vita da papà” sia poco mainstream. Concludo queste poche righe e si riparte: bagnetto, fusilli al pesto dappertutto, nanna e altre mille storie che ci tengono in allenamento.

carlo.zeme@gmail.com

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