«Pasqua diventa sapienza di vita»

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Messa in Coena Domini, Venerdì Santo e Veglia pasquale in Cattedrale con Mons.

TORTONA – «Noi abbiamo bisogno che la luce del Risorto entri dentro la tenebra della nostra vita e ci indichi il percorso, ci apra alla tua speranza. C’è una vita nuova che ci attende perché Dio ci ama e non permette che la morte ci strappi dalle sue mani. La vita nel duello con la morte ha vinto. Questa è la notizia su cui si fonda la nostra speranza». Con queste parole il vescovo, nell’omelia della Messa solenne della mattina di Pasqua, ha annunciato la gioia della resurrezione a tutti i fedeli presenti in duomo a Tortona e ai tanti collegati attraverso i media diocesani da tutto il territorio della Chiesa tortonese. Erano presenti anche il sindaco Federico Chiodi e le autorità civili e militari della città.

Al termine il vescovo ha ringraziato i ministranti dell’Unità pastorale “San Marziano”, coordinati dal parroco don Claudio Baldi, il diacono Ernesto Stramesi e tutti i collaboratori. La celebrazione eucaristica ha chiuso i riti del triduo pasquale che sono stati animati nei canti dalla Cappella musicale della cattedrale, diretta da Enrico Vercesi e accompagnati all’organo da don Luigi Bernini e da Daniela Menditto.

Nel pomeriggio di giovedì 1 aprile, alle ore 18, la Messa in Coena Domini ha aperto i tre giorni di preghiera e di silenzio che hanno preceduto la gloria pasquale.

Mons. Viola nella liturgia che fa memoria dell’istituzione dell’Eucaristia ha affermato che: «L’ultima cena è un tesoro per la sua Chiesa, perché ne custodisce il nucleo di comunità convocata nell’ascolto della parola viva del Risorto e nello spezzare il pane».

«L’ultima cena – ha aggiunto – è questione di amore e chi entra in questo amore non può non farsi prendere dallo stesso movimento ed entrare in comunione con il Padre, il Figlio e lo Spirito». Di fronte a un Dio che si fa schiavo e lava i piedi, gli uomini possono scegliere se farsi amare o stare nell’indifferenza. «A noi viene data la possibilità di vivere il suo amore».

Quell’amore che si compie totalmente il Venerdì Santo, giorno di preghiera e di digiuno, che si è aperto con l’Ufficio delle Letture ed è proseguito, alle ore 18, con l’a-zione liturgica della Passione, durante la quale è stato letto il brano del vangelo di Giovanni che racconta le ultime ore di vita di Gesù prima della crocifissione. «Nel suo amore e nel suo desiderio infinito di conoscenza di noi, la Santissima Trinità ha voluto approfondire la nostra conoscenza facendo esperienza della condizione umana. – ha detto il vescovo – Si tratta di una conoscenza per esperienza, concreta, di carne e sangue». Il Figlio di Dio si è talmente immedesimato in noi «fino a diventare anche agli occhi del Padre “maledizione che pende dal legno” come dice la Scrittura». «Il salire sulla croce da re è la manifestazione del suo amore per noi, che salva, libera, dona la vita e della volontà di recuperarci, di redimerci, di portare a compimento il disegno che ci voleva in comunione con il Padre e con lo Spirito». In serata, alle ore 21, Mons. Viola ha presieduto la Via Crucis che è stata accompagnata dalle meditazioni scritte da san Giovanni Paolo per il Venerdì Santo del 2003 anno del suo 25 anniversario di elezione a Papa.

La Veglia del Sabato santo quest’anno è iniziata alle ore 19, sul sagrato del Duomo, con la benedizione del fuoco e del cero pasqua- le. Dopo la liturgia della Parola, il canto del Gloria, annuncio della risurrezione, ha preceduto la proclamazione del vangelo, seguita dall’omelia, dalla benedizione dell’acqua lustrale e dalla preghiera eucaristica. «La risurrezione ci libera dalla paura profonda della morte, per questo la luce del cero pasquale per noi è vitale. – ha dichiarato il pastore diocesano nell’omelia – Noi entriamo in contatto con il Risorto, attraverso la grazia dei sacramenti. Pasqua diventa la sapienza del nostro vivere.

La risurrezione di Gesù ci riguarda da vicino, diventa carne e sangue perché Cristo si offre in cibo per noi». Nel pomeriggio di Pasqua, poi, il vescovo ha celebrato la S. Messa delle ore 17 al santuario della Madonna della Guardia.

Da mercoledì 7 aprile sono iniziate anche le Catechesi Pasquali, che si svolgono alle ore 20.45 in Cattedrale e sono trasmesse in diretta sui media diocesani.

Daniela Catalano

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