Lacrime mercenarie

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di SILVIA MALASPINA E CAROLINA MANGIAROTTI

La tradizione popolare ha da sempre consigliato di “lavare i panni sporchi in casa” e, qualora si conducesse uno stile di vita sopra le righe, di attenersi a “vizi privati e pubbliche virtù”. Ma in questo periodo abbiamo assistito a un totale ribaltamento delle consolidate, forse un po’ ipocrite, ma comunque felicemente collaudate, norme. Nell’ultimo mese i canali televisivi, sia ordinari, sia digitali, sono stati invasi dalle confessioni di due donne di spettacolo, pomposamente definite “conduttrici” (mettendole, ahinoi, sullo stesso piano di vere professioniste, quali Raffaella Carrà, a cui nell’Aldilà si sarà probabilmente scompigliato il geometrico caschetto biondo a causa dell’ardito paragone, o Loretta Goggi, lei sì conduttrice poliedrica e ironica) che hanno deliziato sonnolenti momenti post prandiali del dì di festa con vere perle di saggezza. Ilary Blasi, non paga di aver incassato uno stratosferico assegno per il docufilm Unica, si è riproposta in versione “casta diva” nel salotto di Silvia Toffanin a Verissimo, ove ha provveduto a rimarcare i numerosi tradimenti che il “pupone” Francesco Totti le avrebbe inflitto in 20 anni di matrimonio, mentre nel momento in cui lei, angelica come un coro di voci bianche, ha osato sorseggiare un caffè con un palestrato giovanotto, è stata accusata di ogni nefandezza. Invidiosa di tale apice televisivo, nostra signora della domenica Mara Venier ha rilanciato intervistando Belen Rodriguez che, per l’occasione, sì è presentata miracolosamente vestita con più di 30 cm di stoffa, sgranando gli occhioni a favore di telecamera, per denunciare il coniuge, fedifrago seriale, Stefano De Martino. Entrambe le quasi ex signore (di stato civile) hanno scopiazzato la celeberrima intervista che Diana Spencer rilasciò alla BBC nel 1995 per annunciare all’orbe terracqueo come il matrimonio con il principe Carlo fosse da sempre «un po’ troppo affollato». Abbiamo notato le medesime espressioni affrante, accentuate da un sapiente make-up della zona oculare, l’abbigliamento basico, a richiamare semplicità e innocenza (la camicia bianca non tradisce mai), i dialoghi quasi sussurrati, le strategiche pause a effetto, le lacrimucce che prodigiosamente spuntano nei momenti di maggiore patos. «Siamo alla frutta: i problemi coniugali vengono sbandierati in TV dietro lauto compenso! Mi chiedo: queste due sono consapevoli di avere dei figli e di esporre al pubblico ludibrio i loro padri?» «Ti stupisci perché non sei abituata alle esternazioni che si vedono sui social: non ti ricordi che Giulia De Lellis – non chiedermi di nuovo chi sia! – ha fatto una fortuna con il suo libro Le corna stanno bene su tutto?» «Temo che abbia ragione Shakira, che si è vendicata di Piquè cantando “Le donne non piangono, le donne fatturano”, con buona pace del buon gusto e della dignità.»

silviamalaspina@libero.it

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