In Pernigotti si torna a produrre

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Finalmente si parla del rilancio dello stabilimento. Confermata la cassa integrazione per un anno

NOVI LIGURE – Ottime notizie sul fronte Pernigotti, che può finalmente guardare al futuro con ottimismo.

Lunedì scorso è stato infatti sancito l’accordo per la proroga di 12 mesi della cassa integrazione straordinaria da ristrutturazione a partire dallo scorso primo luglio, con le precedenti misure scadute il 30 giugno. Un’altra tappa fondamentale per lo storico marchio locale del cioccolato, passato di proprietà dai turchi della Toksoz a Lynstone, società del colosso statunitense Jp Morgan che in passato aveva già inglobato la Walcor di Cremona.

«Il 30 settembre ci sarà il closing e dovrebbe essere una formalità, perché finora le cose sono state fatte per bene. – spiega Tiziano Crocco, segretario provinciale Uila Uil – Abbiamo dato parere favorevole alla cassa perché sappiamo che chi entra farà investimenti importanti. Ora bisogna correre per la produzione natalizia. In fabbrica stanno per arrivare i materiali da lavorare e i dipendenti sono già rientrati. Finora si sono occupati delle pulizie straordinarie. Le sensazioni sono finalmente buone.

Il Ministero ha preteso che il gruppo subentrante si attivi per tutelare continuità lavorativa e occupazionale». E sarà proprio l’azienda lombarda un’alleata importante della Pernigotti in questa delicata fase di ripartenza, con l’amministratore delegato Attilio Capuano che dovrà guidare la nota realtà alessandrina verso un ritorno agli antichi fasti. In prospettiva del Natale, la Walcor produrrà le uova a marchio Pernigotti come già aveva fatto per la scorsa Pasqua, mentre a Novi sarà realizzato il resto della produzione, tra cui creme spalmabili, cremini e gianduiotti, in modo da garantire il tanto atteso ritorno sugli scaffali dei supermercati.

«Il Mise, rappresentato dal coordinatore della Struttura di crisi d’impresa Luca Annibaletti, ha espres- so parere positivo al piano industriale presentato da Jp Morgan per il rilancio delle attività produttive della storica azienda dolciaria di Novi Ligure. – si legge in una nota da Roma – L’intesa raggiunta tra le parti è propedeutica alla formalizzazione dell’accordo di cessione della Pernigotti tra i nuovi acquirenti e il gruppo turco Toksoz previsto entro la fine del mese di settembre».

I nuovi proprietari metteranno sul piatto un 10% in più rispetto ai circa 4 milioni che sarebbero dovuti arrivare in precedenza dai Toksoz per rilanciare lo stabilimento cittadino.

Luca Lovelli

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