Il treno (non) passa una volta sola

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Rilancio turistico del territorio post pandemia. Se ne è parlato tanto, ma quali sono le reali opportunità che offre a Tortona la fermata dell’Eurocity Zurigo-Genova?

Le opportunità che il territorio tortonese e novese possono offrire a uno sviluppo turistico sono molteplici e possono raggiungere ribalte internazionali. A due condizioni: utilizzare in modo efficace i mezzi a disposizione, come ad esempio i collegamenti infrastrutturali, e individuare i punti più stimolanti per l’utenza, considerando le esigenze o le abitudini di clientele provenienti da altri Paesi. Del resto, non è folle pensare che la crescita delle presenze vada oltre il turismo di prossimità. Già esistono flussi costanti e silenziosi di visitatori che arrivano da altre nazioni: seconde case nei borghi delle valli limitrofe, cicloturismo, pellegrinaggi religiosi, viaggi alla scoperta della natura, percorsi nel segno del mito di Coppi o di Pellizza. A questo potenziale mai, o meglio, non ancora, pienamente sfruttato, si affianca da qualche mese una straordinaria opportunità, per chi la saprà cogliere. A Tortona ferma una volta al giorno l’Eurocity Zurigo-Genova che, oltre ad accorciare i tempi per raggiungere le grandi città del nord ovest e semplificare i collegamenti con le rotte più battute, dai laghi alla riviera, può diventare il vettore principale per attirare sul territorio turisti di lingua tedesca, da Svizzera, Germania, Austria. La connettività può essere determinante, come spiegano in questa puntata del nostro approfondimento sul rilancio turistico del territorio un imprenditore svizzero, molto legato alla zona, principale “artefice” del varo del treno Eurocity che ferma a Tortona e la titolare di un’agenzia svizzera che promuove il Piemonte in pacchetti specifici. E per “nostra zona” intendiamo il Tortonese, Novese, le valli circostanti e Gavi come un sistema unico e unito. Si chiami Quarto Piemonte, Terre d’Incontro o, con la denominazione forse più azzeccata, Oltregiogo.


Walter Finkbohner, imprenditore di Zurigo, consulente delle Ferrovie elvetiche: «Avete dei tesori e non li valorizzate»

Walter Finkbohner

Artefice dell’ampliamento delle linee italo svizzere, con la fermata a Tortona del nuovo collegamento quotidiano Zurigo-Genova, è Walter Finkbohner, imprenditore residente a Zurigo, giornalista, già direttore generale e poi consulente delle Ferrovie svizzere.

Il suo legame con il territorio tortonese e novese è dovuto a ragioni familiari ma non solo: «Mia moglie è di Arquata Scrivia, discende da conosciute famiglie locali; io nelle mie attività faccio base a Zurigo, ma ci muoviamo costantemente tutto l’anno tra Arquata e la Svizzera. Da quando sono in pensione ho avviato un’attività di trasporti che lavora con vari Paesi europei e frequento il territorio tortonese e novese: una zona che ha grandi potenzialità ma che tuttavia non sono conosciute al di fuori e spesso nemmeno al suo interno. Avete dei tesori e non vi preoccupate fino in fondo di valorizzarli, dal paesaggio alla gastronomia, alla storia: penso a monumenti come il Forte di Gavi, a un luogo come Marengo che ha conosciuto una battaglia napoleonica non meno importante di Austerlitz ma attorno a cui non si muove un flusso turistico che aspetterebbe invece proposte di richiamo. Penso a storie come quella di Fausto Coppi o di Pellizza… potenziali enormi».

Suo è stato l’impulso decisivo per la fermata del treno: «Ho conservato negli anni tutti i contatti con le Ferrovie dei vari Paesi, soprattutto con l’Italia. In Svizzera e in Germania viaggiamo moltissimo in treno, pensate che a Zurigo il 50% della popolazione, in particolare i giovani, non possiede la patente auto. Un tempo questo territorio era servito dalla Cisalpina, con un magnifico vagone ristorante; ora non ci sono più collegamenti diretti. Per questo ho chiamato Orazio Iacono, allora amministratore delegato di Trenitalia, e ho avanzato la proposta, ricevendo consensi entusiastici».

Il progetto, però, non è stata realizzato solo per amicizia: «Assolutamente no, non era accettabile che ciò avvenisse senza basi concrete: le Ferrovie italiane hanno realizzato uno studio di fattibilità per approfondire le opportunità di sviluppo turistico e altrettanto ha fatto l’azienda svizzera. E i risultati sono stati eclatanti, portando numeri straordinari e schiudendo grandi opportunità».

Quali sono i punti più significativi? «Innanzitutto il fatto che dalla Svizzera e dalla Germania gran parte dei flussi turistici viaggino a mezzo ferrovia. Poi, noi svizzeri ci sentiamo al centro dell’Europa, a poche decine di chilometri da Francia, Germania, Austria, Italia e ci muoviamo almeno 30 volte l’anno per soggiorni di medio periodo. Tutti soggiorni che comportano un pernottamento, cosa che è una base interessante per la ricettività e crea uno sviluppo più consistente rispetto alle gite da un giorno. Infine i punti di forza che, se comunicati adeguatamente, creano poli di grande interesse: i vini, la gastronomia, la pinacoteca sul Divisionismo, il cappello Borsalino ad Alessandria, i paesaggi, la facile accessibilità in un’ora o due di viaggio, i dati che inducono alla facilità di ritornare nei luoghi… Lavorandoci sopra in logiche di mercato e non assistenzialiste, lo sviluppo turistico internazionale di questi territori è assolutamente a portata di mano».

Maya Marsilio, titolare di “Piemonte Passion”, agenzia turistica «Volete turisti svizzeri? Servono idee chiare»

Maya Marsilio

«Se vuoi turisti dalla Svizzera, devi avere idee chiare e offrire programmi chiari». Sono le parole di Maya Marsilio, titolare di “Piemonte Passion”, un’agenzia turistica con sede a Zurigo: una realtà che cura bene la sua clientela, senza inseguire politiche di facile competizione sul prezzo, ma ricercando la qualità.

Tra i suoi pacchetti ci sono anche le zone del Tortonese e del Gavi, in particolare nella formula del viaggio di tre giorni: «È quanto abbiamo pensato per un primo approccio alla zona. – racconta – Gli svizzeri sono abituati a viaggiare senza l’ausilio di una guida e con i mezzi pubblici. Ciò che a quel punto, con questi presupposti, diventa importante è l’accoglienza, che deve fungere da riferimento per il turista.

Ecco un esempio di pacchetto: “Partenza da Zurigo alle 8.33 con l’EuroCity per Tortona: prima colazione in carrozza ristorante; arrivo a Tortona alle 13. L’albergo prescelto preleva il bagaglio in stazione. Segue aperitivo o pranzo con una specialità tortonese in un ristorante vicino al centro storico. Nel primo pomeriggio visita al museo archeologico e dopo si parte con un rappresentante di una casa vinicola della zona: visita e degustazione, poi tempo libero e cena. Secondo giorno: prima colazione in albergo oppure cappuccino e brioche in un caffè in città. Trasferimento breve in treno per Alessandria, con visita al Museo Borsalino e ad altri luoghi della città e dopo, sempre in treno, trasferimento a Novi Ligure: aperitivo in un ottimo locale vicino alla stazione, passeggiata lungo la via Girardengo, visita al Museo dei Campionissimi oppure alle chiese. Proseguimento per Gavi con il pullman CIT di linea alle 15.30, viaggio di 40 minuti. A Gavi eventuale salita sul sentiero al Forte con una bellissima vista su tutto il territorio, cena in un ottimo ristorante con i famosi ravioli di Gavi. Ritorno per Arquata Scrivia in taxi e da qui treno per Tortona e pernottamento. Terzo giorno. Dopo la prima colazione, visita alla pinacoteca il Divisionismo, poi visita di una cantina o biciclettata e pranzo. Alle 14.55 treno per ritorno a Zurigo, arrivo alle 19.27.

Come si capisce, ci sono un sacco di cose che si possono proporre per promuovere il territorio, a patto di stimolare la curiosità e considerare i dettagli dell’ospitalità ». Nei mesi prossimi si conta di estendere l’offerta matrimoni presso “Villa Sparina” a Gavi e soprattutto proponendo nelle degustazioni tipicità come il Timorasso Derthona.

Tutto è quindi possibile, a patto di toccare le corde giuste e di considerare le caratteristiche e le esigenze degli interlocutori: esse differiscono sulla base di cultura e nazionalità, ma la preponderanza del turismo di lingua tedesca a muoversi in treno e cercare ospitalità in loco va tenuta in massima considerazione ora che l’infrastruttura ferroviaria con l’Eurocity rende appetibile in pochissimo tempo l’accesso al territorio d’Oltralpe.

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