Il Santissimo Sacramento al centro di tutto

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Il canto del Te Deum, il 1° gennaio, l’Epifania e il Battesimo di Gesù

Venerdì 31 dicembre, alle ore 18, in cattedrale sono stati celebrati i Primi Vespri nella solennità di Maria Santissima Madre di Dio, seguiti dall’adorazione eucaristica e dal canto del Te Deum in ringraziamento dell’anno trascorso. Durante la riflessione, prima dell’esposizione del S.S. Sacramento, Mons. Guido Marini, citando le parole dell’apostolo Paolo sul tempo in cui Gesù nasce da Maria – «Quando venne la pienezza del tempo» – ha spiegato il significato di questa espressione: «Il tempo è pieno perché Dio entra nella nostra storia. Parliamo di pienezza del tempo nel momento in cui il Signore ha deciso di farsi uomo per la nostra salvezza. Lui è il compimento del disegno dell’amore di Dio per noi». Terminati i Vespri, è seguita l’esposizione del Santissimo Sacramento che dopo la benedizione è stato riposto, per la prima volta, nel tabernacolo dell’altare maggiore. Per l’occasione è stato distribuito ai presenti un foglio con alcune riflessioni sulla custodia eucaristica, tratte dall’Introduzione allo spirito della liturgia del cardinale Joseph Ratzinger, per riscoprire l’importanza del tabernacolo, “cuore caldo delle chiese”, davanti al quale arde sempre la lampada. Sono stati resi noti anche alcuni particolari storici dell’altare maggiore e di quello della croce e una statua di san Luigi Orione, prima custodita nella cappella del Seminario, è stata collocata accanto al luogo dove, per circa due secoli è stato deposto il Santissimo e dove era solito sostare in preghiera, anche durante la notte, il giovane chierico prima di essere ordinato sacerdote. Il canto del Te Deum si è poi levato al cielo per rendere grazie perché «ci è stata data la pienezza del tempo, perché ci è stato e ci sarà dato un tempo per entrare in comunione con Lui rendendolo vita della nostra vita».

Il 1° gennaio, alle ore 18, sempre in cattedrale, Mons. Marini ha presieduto la S. Messa nella solennità della Santa Madre di Dio, che è stata animata da Daniela Menditto all’organo. «L’ultimo giorno dell’Ottava del Natale, – ha sottolineato il vescovo – celebriamo anche la giornata mondiale della pace perché celebriamo il Signore Gesù, salvatore del mondo. E per l’ottavo giorno consecutivo celebriamo anche il dono della pace che Egli ha fatto a ciascuno di noi».

Il pastore diocesano ha celebrato la Messa della seconda domenica dopo Natale, il 2 gennaio, alle ore 10.30 nel duomo di Tortona.

A chiudere le celebrazioni natalizie è stata la solennità dell’Epifania, giovedì 6 gennaio, giorno nel quale si ricorda Gesù che «si manifesta a tutte le genti come salvatore del mondo e di tutti i popoli». Al termine, prima della benedizione, don Claudio Baldi ha ringraziato Mons. Marini che «con la sua presenza, con la sua bontà e con la sua delicatezza ha fatto respirare a tutti la Natività del Figlio di Dio» e gli ha augurato buon anno.

Il vescovo ha ricambiato gli auguri e ha ringraziato con il cuore i sacerdoti, il diacono Ernesto Stramesi, i ministranti, i cantori della Cappella Musicale della Cattedrale diretti da Enrico Vercesi, auspicando che il tempo di Natale possa proseguire in ogni momento della vita quotidiana.

Il vescovo ha officiato anche la S. Messa di domenica 9 gennaio in cui la Chiesa ha festeggiato il Battesimo di Gesù al Giordano. All’inizio della liturgia ha asperso i fedeli con l’acqua benedetta in ricordo del rito battesimale e ha esortato tutti a ricordare il giorno del battesimo e a festeggiarlo come momento in cui ci è stato fatto «il dono più straordinario, che ci garantisce una vita salvata dall’amore di Dio».

Daniela Catalano

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