Reggio l’arcivescovo beato

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Di Daniela Catalano

Il beato di questa settimana è un illustre figlio della confinante Diocesi di Genova: Tommaso Reggio, beatificato da san Giovanni Paolo II il 3 settembre del 2000 e ricordato dalla Chiesa il 22 novembre. Nato a Genova il 9 gennaio 1818 in una nobile famiglia, legata per discendenza a santa Caterina Fieschi Adorno, Tommaso frequenta il Collegio Reale cittadino, retto dai padri Somaschi, poi si iscrive all’Università per lo studio di Filosofia, Scienze naturali e Diritto e ottiene il titolo di Bacelliere in Giurisprudenza. Il 24 marzo 1839 entra nel seminario di Genova e il 18 settembre 1841 è ordinato sacerdote. Dal 1841 al 1851 è impegnato prima come vicerettore del seminario di Genova e poi come rettore di quello di Chiavari ed è anche professore di Teologia morale. Nel 1851 don Reggio è eletto abate mitrato della basilica genovese di Santa Maria Assunta in Carignano, dove rimane fino al 1877. In questo periodo si impegna a promuovere momenti di preghiera e formazione religiosa per i lavoratori. È direttore del quotidiano Stendardo Cattolico dal 1861 al 1870, spinto dal desiderio di difendere la verità e di combattere l’ignoranza. Dal 26 giugno 1877 diventa vescovo della diocesi di Ventimiglia. Nel 1878 fonda la congregazione delle Suore di Santa Marta chiamate a rispondere alle urgenze della povera gente, sempre con il sorriso. Grazie al nuovo incarico, Mons. Reggio inizia un’opera di rinnovamento del seminario e del clero locale e interviene con carità e intelligenza duran- te un’epidemia di colera e il terremoto del 1887. Nel 1892 Leone XIII sceglie Reggio come arcivescovo di Genova, il quale riesce a ristabilire in città una convivenza serena con i rappresentanti dello Stato e promuove la nascita della Pontificia Facoltà Giuridica e della Scuola superiore di Religione. Il 1° agosto del 1900 Reggio celebra a Roma le esequie del re Umberto I, assassinato a Monza. Il 22 novembre del 1901, mentre è in viaggio verso il monte Saccarello, in diocesi di Ventimiglia, muore all’improvviso a Triora, a 83 anni, ripetendo le parole: «Dio, Dio solo mi basta». Le spoglie riposano nella cappella delle suore di Santa Marta a Genova.

cadarita [at] yahoo.it

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