Riecco le vetrate di Padre Costantino

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Nella chiesa di San Colombano a Santa Giuletta

SANTA GIULETTA – La chiesa parrocchiale di San Colombano a Santa Giuletta custodisce un importante ciclo di vetrate progettate negli anni ’70 da Padre Costantino Ruggeri, composto da ventuno pannelli – cinque nella navata destra, quattro nella navata sinistra e dodici formano quattro finestre nell’abside – che necessitavano di un restauro. Dopo circa 7 mesi, al-la fine di ottobre, le vetrate hanno ritrovato i loro vividi colori e sono ritornate nella loro sede.

L’operazione, incoraggiata dal parroco don Francesco Favaretto, è stata realizzata sotto la supervisione dell’architetto Matteo Arpesella e dell’ingegnere Laura Quaglini, dalla ditta “Vetro&Arte” di Lilia Siccardi, vetraia e restauratrice residente a Mornico Losana.

Le vetrate sono state smontate da Fabio Sansottera e dagli operai della “Vetreria Thermowis” di Stradella. Nel 2019 la Parrocchia di San Colombano ha ottenuto dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia Onlus (Fondazione Cariplo) un contributo di 11.000 euro ai quali si sono aggiunti altri 2600 euro offerti dai fedeli. Ma per sostenere le spese ancora scoperte per il restauro sarà anche realizzato un libro sulle vetrate di Padre Costantino. L’obiettivo è quello di creare una documentazione ufficiale e pubblicizzare la presenza a Santa Giuletta di opere dell’artista divenuto noto in tutto il mondo. Lilia Siccardi, originaria di Savona e giunta nel 2004 in Oltrepò pavese, oltre al restauro delle vetrate delle chiese (tra cui la basilica di Broni, il santuario di Fumo e la Parrocchia di San Rocco in Fondoni) crea vetri per abitazioni, ma anche gioielli, piatti, vasi e opere d’arte. L’artista ha spiegato che le vetrate sono sta-te smontate dagli operai e trasportate in casse di legno nel laboratorio. Una volta in laboratorio ha affiancato il restauro a una manutenzione straordinaria, con la rilegatura completa dei pannelli. Ha poi rimontato tutto usando del piombo molto resistente, eseguito la saldatura a stagno e stuccato i pannelli. Le vetrate sono state chiuse tra due vetri di sicurezza. I colori e i simboli di Padre Costantino sono tornati al loro antico splendore, pronte a trasmettere suggestioni ed emozioni sempre nuove.

Daniela Catalano

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