Per quanto tempo ancora?

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di SILVIA MALASPINA E CAROLINA MANGIAROTTI

Ci troviamo costrette dalla contingenza a parlare di attenzioni fisiche non richieste sulle donne: si è discusso molto di questo fattaccio, il bacio che il capo della federazione calcio spagnola Luis Rubiales ha stampato sulla bocca di Jenny Hermoso, capitana della nazionale, durante la premiazione a campionessa del mondo. Ne è seguito uno scandalo internazionale, con Rubiales che, arrampicandosi sugli specchi, ha tentato di difendersi, affermando che il bacio fosse consensuale, mentre dal video è evidente come la calciatrice resti impietrita, sorpresa e spiazzata di fronte a questa esternazione. «Ci risiamo! Un’altra “manifestazione di affetto” subita, non gradita e non ricambiata! Quante ne abbiamo viste? E quante ancora ne dovremo vedere? Di questo passo conviene che ci attacchiamo un’etichetta sopra i vestiti con scritto “No, grazie!”. Ma cosa credono quei figuri? Che una donna debba sempre essere contenta, se non addirittura grata, di ricevere certe “galanterie”?» «Sono indignata quanto te, se non di più, essendo più vecchia e avendo assistito a un maggior numero di eventi di questo genere. Voglio sperare nelle nuove generazioni, ma purtroppo gli ultimi agghiaccianti episodi di Palermo e di Caivano mi hanno sconvolta e non so davvero quali potrebbero essere le soluzioni per arginare un fenomeno che, a diversi livelli di aggressione fisica, sembra, ahimè, dilagare sempre più.» «È una situazione preoccupante, che limita le nostre libertà. Quando usciamo la sera, se siamo solo ragazze, siamo sempre all’erta: nei parcheggi acceleriamo il passo verso la macchina, nonostante i tacchi, nei locali teniamo sempre il bicchiere in mano e, se capita di fare nuove conoscenze maschili, cerchiamo di stare sempre tutte in gruppo. Ti sembra possibile che nel 2023 essere una ragazza debba condizionarti la vita? Fosse per me, sbatterei questi delinquenti in una cella. Forse, in questo modo, si riuscirà a far capire che il corpo delle donne non è proprietà di nessuno.» «Temo che la soluzione non si possa reperire nel rispondere violenza a violenza, è tutta la mentalità che deve essere sradicata: alcuni uomini maturi sono pervicacemente convinti che la virilità si misuri sulla base delle conquiste femminili e sono certa che non considerino un atto di sopraffazione l’abbracciare o baciare una donna senza averne ricevuto il consenso. Per i giovani il discorso è più complicato: bisogna intervenire a monte, sull’educazione che dovrebbe partire dalle famiglie, ma anche la scuola dovrebbe fare la sua parte: lezioni di educazione all’affettività e alla sessualità dovrebbero far parte delle ore curriculari. Negli ambienti degradati delle periferie, questo potrebbe fare la differenza.» «La vedo lunga a realizzarsi, per quanto tempo ancora dovremo sopportare?

silviamalaspina@libero.it

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