Margherita: + 2!

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Di Carlo Zeme

Margherita domenica ha compiuto due anni. Due anni di rivoluzione, una rivoluzione gentile certo, ma che ha cambiato completamente le nostre vite. Settecento trentuno giorni che stiamo vi- vendo con un inaspettato “qui e ora” perché spesso è la più piccola di casa a dettare tempi ed esigenze. Un paio d’anni che ci conosciamo e cresciamo insieme, due anni che anche io e Melina siamo nati come genitori, e che ci scopriamo ogni giorno in qualche particolare nuovo in più. Due anni di conquiste che queste righe sul “Pop” conoscono bene, dallo stare seduti in equilibrio nel seggiolone, al gattonare, fino all’esplosione di parole a raffica che hanno ufficialmente trasformato Mar- gherita in una piccola radio dai mille «Perché?». Notti che sono andate lisce e altre insonni e disperate, notti con lucine accese e incubi da far passare con un biscotto e la favola della buonanotte. Pranzi, cene, merende e soprattutto l’adorata pasta al pesto che mette d’accordo tutti. Cracker usati come opera di convincimento per salire sul passeggino, strisce di focaccia per coprire buchi della fame inaspettati e cucchiai di gelato passati dai nonni di sottobanco con tanto di occhiolino complice come condimento. Giornate lunghe, fatte di ansia e di «non so come fare» perché, quando quegli 80 centimetri di bimba sono entrati nella nostra vita il libretto d’istru- zioni non era in dotazione. Giornate volate, fatte di risate e canzoncine che abbiamo amato, dimenticato e rispolverato dopo diversi mesi per farci accompagnare nel tragitto verso l’asilo. Margherita domenica ha compiuto due anni e non finiamo mai di ringraziare tutto l’amore che ogni giorno ci dona incondizionatamente. Il regalo più grande lo ha fatto a noi cioè un paio di occhiali con i quali guardare la realtà; lenti che donano una visuale più immediata e genuina, che ti inducono a sorridere anche a quel passante tutto indaffarato che tiene in equilibrio il suo broncio a passo svelto, che ti fanno ridere di gusto anche solo per una pernacchia e che dobbiamo ricordarci di indossare e regalare a tutto il mondo.

carlo.zeme [at] gmail.com

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