Le terre del riso

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La nuova guida di Repubblica

“Loda ’l brich e ténte a la piana”. “Loda l’altura e resta alla pianura”. L’adagio che il professor Augusto Monti amava ripetere ai suoi più illustri studenti del liceo D’Azeglio di Torino – Cesare Pavese, Leone Ginzburg, Giulio Einaudi – sembra adattarsi perfettamente alle terre del Piemonte orientale. Nelle sue aree più basse ha saputo dare sviluppo e fare ricchezza delle distese che, ogni anno, da secoli, dopo essere state trasparenti distese d’acqua in primavera, mutano in verde brillante d’estate e si fanno bionde di spighe mature in autunno. Sono le coltivazioni di riso che offrono, nel tempo di cinque mesi o poco più, sorprendenti bianchi chicchi in diverse varietà. Un presente e un futuro che si stanno adattando alle nuove necessità ambientali e una lunghissima storia, quasi un’epopea, che merita di essere raccontata. Siamo nell’ubertoso territorio agricolo che fa del prezioso cereale il suo must. Quattro province piemontesi (Alessandria, Biella, Novara e Vercelli), a cui affiancare, in Lombardia, la provincia di Pavia, che detiene il primato per estensione di terreni coltivati a riso. Un’area che nel suo complesso costituisce la gran parte della produzione risicola italiana. Le terre del riso – Segreti e profumi del triangolo d’oro, l’ultima nata delle Guide di Repubblica, dirette da Giuseppe Cerasa, spinge il lettore alla scoperta di questi paesaggi e di tutto quanto ruota attorno al mondo del riso.

Nel “mare a quadretti” è indispensabile muoversi senza fretta. È il modo migliore per andare in cerca di natura libera (tra decine di Parchi, zone protette e oasi di biodiversità) o sapientemente addomesticata nei secoli (lo spettacolo delle risaie punta a ottenere il riconoscimento Unesco). Nella guida si spazia dalla storia del riso alle sue varietà (dall’Arborio al Carnaroli, dal Vialone Nano al riso Dop di Baraggia, dall’Artemide al Baldo, dal Cammeo al Centauro, dal Gladio al Maratelli, dal Selenio al Thaibonnet, dal Sant’Andrea al Venere), dalle biodiversità che incorniciano Biella, Novara, Vercelli e Pavia alle bellezze dei loro territori, senza dimenticare le ciclabili tra le risaie, i cammini, i festival e le sagre dedicate al riso e l’influenza del cereale nel mondo della letteratura, del cinema e dell’arte. Quindi i migliori ristoranti, i luoghi del gusto, le strutture in cui trascorrere la notte e le testimonianze illustri di Michelangelo Pistoletto, Matteo Bellizzi, Sergio Tacchini, Antonio Auricchio, Giorgio Boatti, Federica Isola, Marco Aurelio Fontana, Andrea Ribaldone e Ambrogio Maestri.

La Guida Le terre del riso – Segreti e profumi del triangolo d’oro è disponibile in edicola (12 euro più il prezzo di Repubblica), in libreria e online su Amazon e Ibs.

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