La piscina chiude? Si sa tra 120 giorni

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Preoccupazione per la situazione debitoria della società di gestione del centro tortonese

TORTONA – Occorrono 120 giorni per salvare la piscina comunale. L’attuale società incaricata della gestione, infatti, versa in situazione difficile per il forte indebitamento, causato dal periodo del Covid, quando la struttura è rimasta comunque aperta per gli allenamenti dell’agonistica, ma ha perso entrate importanti per la copertura dei costi di gestione. La società cooperativa Derthona Nuoto ha avviato davanti al giudice un tentativo di accordo con i creditori per tentare un estremo salvataggio, nella forma della composizione negoziata, proponendo un piano di risanamento dei conti e una rimodulazione dei debiti. Se non si raggiungesse l’accordo con i creditori nei 120 giorni concessi dal giudice, a partire dal 25 settembre, e si andasse alla liquidazione del gestore ci potrebbe essere una perdita economica importante e il rischio di chiusura dell’impianto natatorio. Potrebbero insorgere difficoltà anche per il Comune in quanto creditore. In questi anni sono stati effettuati diversi lavori a carico dell’ente pubblico, in gran parte finanziati tramite fondi del Pnrr, in particolare per installare pannelli solari e garantire risparmio energetico. La società ha pure cercato di diminuire le spese per il personale. La giunta comunale, intanto, ha provveduto ad approvare una delibera per concedere una ulteriore proroga dell’affido per altri tre anni, come previsto dal contratto in scadenza a fine 2026, proprio allo scopo di consentire alla società un tempo sufficiente per presentare un piano di risanamento e richiedere la composizione negoziata della crisi. La preoccupazione è massima, da parte delle istituzioni e il tema è emerso, sia pure in modo informale, anche durante l’ultimo consiglio comunale, con il riferimento espresso dal sindaco Federico Chiodi alla situazione giudiziale. Le preoccupazioni sono condivise dall’opposizione: il gruppo consigliare del Partito Democratico, che aveva chiesto delucidazioni in merito, annuncia la massima attenzione su questa vicenda ed esprime “forte preoccupazione per quelli che possono essere gli effetti sul Comune e soprattutto sui cittadini fruitori dell’impianto”.

Stefano Brocchetti

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