La luce di Dio sconfigge le tenebre

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Il Vescovo ha celebrato la Messa del precetto pasquale alla Marcegaglia Buildtech di Pozzolo

POZZOLO FORMIGARO – Nel pomeriggio di martedì 29 apri- le il vescovo Monsignor Guido Marini è stato in visita allo stabilimento Marcegaglia di Pozzolo dove ha celebrato la Santa Messa del Precetto Pasquale. Ad accoglierlo don Costantino Marostegan, parroco di Pozzolo Formigaro e direttore dell’Ufficio della Pastorale del lavoro della Diocesi, insieme a dipendenti, capi reparto e dirigenti dello stabilimento. Per la Marcegaglia Buildtech erano presenti Pier Luigi Nardi, direttore della divisione Sicurvia (produzione di guard-rail) e Giuseppe Isoldi, direttore della sezione pannelli. Nell’omelia il vescovo ha spiegato ai presenti che stiamo vivendo il tempo pasquale «ovvero quel periodo in cui abbiamo la gioia e la grazia di rinnovare ciò che abbiamo vissuto il giorno di Pasqua: l’incontro con il Signore risorto da morte, vivo, presente in mezzo a noi e nostro salvatore». Mons. Marini ha affermato che la Parola di Dio del giorno sintetizza molto bene tutto questo in un’immagine molto bella: Dio è luce. «Il Signore stesso – ha spiegato – ha detto di sé stesso: “Io sono la luce del mondo” e noi sappiamo quanto la luce sia importante per la vita di tutti i giorni». Il fatto che Dio si presenti come la luce fa subito intendere che l’incontro il Signore risorto è davvero decisivo per la nostra vita. Mons. Marini sottolineando i due aspetti dell’incontro con il Signore, che è luce del mondo e luce della vita, ha raccontato di un famoso santo vescovo che diceva che la vita di tanta gente, di tante persone si può rappresentare con l’immagine di una piazza grande, enorme dove al centro c’è un uo- mo al quale si avvicina un altro. Il primo uomo chiede al secondo da dove viene e dove va e questi gli risponde che non lo sa. E quando il primo gli chiede perché si trova lì, il secondo risponde ancora che non lo sa. «Ecco chi cammina nelle tenebre – ha affermato il vescovo – è colui che non sa da dove viene, che non sa verso dove va, che non sa il significato di questo suo andare e camminare lungo i suoi giorni e lungo il tempo. Quanti uomini e quante donne vivono nelle tenebre e può darsi che qualche volta capiti anche a noi di essere nelle tenebre». «Dio è luce – ha aggiunto – perché Lui si fa luce in questa oscurità che avvolge, a volte, la nostra vita. L’incontro con il Signore è luce perché noi scopriamo che non sappiamo perché veniamo da un amore che ci ha chiamato per nome, che ci vuole. Sappiamo dove andiamo perché non andiamo verso un ignoto, un nulla, ma andiamo verso due braccia aperte che ci aspettano con amore per donarci quella felicità piena della vita che è il desiderio grande del cuore di ognuno di noi. E noi non siamo lì senza sapere il perché. Siamo lì perché sappiamo che c’è un progetto di provvidenza e di amore sulla nostra vita e tutto ha un significato bello e di bene per noi che siamo amati, che andiamo verso l’amore e che viviamo in un abbraccio di amore. Dio è luce e grazie a lui le oscurità delle tenebre si diradano e vengono sconfitte».

Luciano Asborno (Foto: Dino Ferretti)

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