La cappella dell’Antola per un giorno chiesa “giubilare”
Domenica 29 giugno la festa di san Pietro con il vescovo Mons. Guido Marini. L’accoglienza di don Pietro Cazzulo ai “pellegrini” saliti sul monte
Anno 2025, Giubileo della Speranza. Una data così importante non è passata inosservata neppure sulla vetta del Monte Antola, definita la “montagna dei genovesi” ma che si trova nel territorio della Diocesi di Tortona. Domenica 29 giugno, in occasione della tradizionale festa di san Pietro, per un giorno, la cappella che sorge sul monte è diventata chiesa giubilare e la Messa in onore del santo è stato il momento in cui ricevere l’indulgenza plenaria. A celebrare è stato Mons. Guido Marini che, per il secondo anno consecutivo da quando è vescovo della Chiesa tortonese, è salito percorrendo i crinali che portano alla vetta, a 1600 metri di altezza. La festa è iniziata già sabato 28 giugno con la pastasciutta offerta alle ore 20 dai volontari della parrocchia di Propata, seguita dalla serata insieme, in attesa della fiaccolata verso la croce che svetta sulla cima, guidata da don Pietro Cazzulo dal lontano 1969, quando arrivò per la prima volta e che è sempre ancora la mente e il cuore della festa, con i suoi 83 anni. La preghiera si è elevata alla luce delle torce per invocare la pace nel mondo e nei cuori di tutti gli uomini. Poi, quando è scesa la notte, è proseguita la gioia di cantare e ballare insieme, aspettando la meravigliosa alba di una giornata ter- sa, illuminata da un sole caldo e sfolgorante. C’è chi ha dormito in tenda, chi è partito da casa del Romano, chi è giunto a cavallo… nelle prime ore della mattinata erano tante le persone arrivate dalla Liguria, dal Piemonte e dalla Lombardia che hanno partecipato alla Messa iniziata alle ore 11. Prima della benedizione solenne, don Pietro ha preso la parola per salutare i presenti e per ricordare la sua prima celebrazione in Antola e il suo amore per la “montagna fiorita”. Poi, il presidente del Parco Naturale Regionale dell’Antola, Giulio Oliveri, ha portato i saluti dell’ente ai presenti e a Mons. Marini. È seguita la lettura della preghiera a Maria per la pace, con gli Alpini delle sezioni provinciali ANA di Genova e Alessandria e dei gruppi di Torriglia e Alta Val Borbera e i rappresentanti dei comuni di Gorreto, Valbrevenna. Il vescovo, al termine, ha fatto con piacere gli auguri a Pier Gardella, insieme a don Pietro anima dell’evento, che ha festeggiato i suoi “primi” 83 anni. L’iniziativa, organizzata dalla parrocchia di Propata con la collaborazione attiva del Rifugio e dell’Ente Parco dell’Antola, è proseguita con il pranzo presso il punto di ristoro e con balli tradizionali e i cori alpini. Era tangibile la gioia di don Cazzulo che ha accolto tutti con affetto a iniziare da Mons. Marini, al quale ha fatto promettere di tornare ancora l’anno prossimo e ha ringraziato per la presenza i giovani del seminario diocesano, insieme al rettore don Claudio Baldi, tutte le autorità, il presidente del Parco Antola e tutti i numerosi amici, affezionati all’appuntamento. Domenica, in un clima di fraternità e di comunione, è stata scritta una nuova pagina di storia dell’Antola da rac- contare a quanti saliranno in vetta.
d.c. (Foto: Alessio Schiavi, Stefano Spadacini, Andrea Bagnasco e Pietro Bellina)