Il bastone per le malelingue

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di PATRIZIA FERRANDO

.Un tempo quesiti e dubbi sul galateo approdavano nelle rubriche di posta delle riviste, mentre oggi non è raro leggerli su i social. Ma non di sola disposizione delle posate si tratta: capita di scoprire quanta insicurezza alberga nei pensieri. Suscita quasi dispiacere leggere di una signora settantenne che vorrebbe sapere come comportarsi in seguito a un problema di salute: la mia prima reazione è stata pensare che le uniche indicazioni necessarie siano di ordine medico. Ma la mia perplessità aumenta col procedere del racconto: dopo vari esami e una visita ortopedica, spiega, le è stato “imposto” (verbo probabilmente non casuale) oltre a un corsetto per la colonna vertebrale fatto su misura, l’uso del bastone dalla parte destra. Giungiamo al culmine: il coetaneo marito le dice che, dimostrando molto meno della sua età, trova esagerato l’uso del bastone e che può limitarsi ad appoggiarsi al suo lato sinistro. Questa esternazione ha messo in crisi la moglie, inducendola a rinunciare a uscire da sola usando il bastone e a preoccuparsi delle reazioni dei compaesani, a pensare con angoscia alle domande che potrebbero porle, tipo: «Oh, perbacco, poveretta, a questo punto siamo arrivati?» Facciamo una premessa: il quesito ha ben poco a che vedere con galatei, bon ton e buona educazione… se non relativamente ai giudizi della gente che mi auguro abbia il buon senso e la decenza di non commentare l’altrui stato di salute e non ridursi alla stregua di bulletti che deridono ragazzini col busto o l’apparecchio per i denti. Come potrebbe il galateo imporre a qualcuno di rinunciare alla sua autonomia, alla sua indipendenza, al suo poter vivere? Tutto per un corsetto ortopedico e l’ausilio di un bastone, che non disturbano proprio nessuno, al più dimostrano il desiderio di star bene e partecipare il meglio possibile alla vita di ogni giorno. Veramente ancora nel 2023 vengono prima le lingue biforcute dei paesani? Veramente intende anteporre le dicerie alla sua salute mentale e fisica? Nessun galateo, del presente o del passato, chiederebbe questo. Rispettare gli altri non significa piegarsi alle vere o presunte malevole meschinità di qualcuno. La gentilezza – non sempre è facile – va praticata anche verso se stessi. Sorvolando sugli atteggiamenti di un marito, forse terrorizzato dal passare del tempo o impaurito dalle piccole, inevitabili debolezze proprie e altrui, ma peggio che indelicato, resta l’importanza di coltivare consapevolezza, senza concedere terreno alle pochezze. Mi auguro che questa signora si procuri un bel bastone, magari nuovi abiti, sorrida e faccia tutto quel che desidera, da sola e in compagnia.

patrizia.marta.ferrando@gmail.com

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