«Fateci riaprire i negozi, dobbiamo lavorare»

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«Fateci riaprire i negozi, dobbiamo lavorare»

VOGHERA – Un flash mob per protestare contro la decisione del Governo di non riaprire bar, ristoranti e saloni di bellezza. Artigiani e commercianti di Voghera hanno partecipato lunedì mattina in piaz-za Duomo all’evento organizzato dai fondatori del gruppo “Bell’essere in Oltrepò”, Miranda Contu, Alessandra Noto, Jalila Essadik e Massimo Ferramosca. Una quarantina di persone tra parrucchieri, estetiste, titolari di ristoranti, bar, e negozi della città e dell’Oltrepò pavese hanno consegnato simbolicamente le chiavi dei propri negozi al sindaco Carlo Barbieri.

La manifestazione ha avuto l’adesione di tantissimi operatori del settore ai quali si sono aggregate altre categorie di commercianti ed artigiani. Tutti hanno indossato guanti e mascherine mantenendo le distanze di sicurezza. «Obiettivo della protesta è stato quello di manifestare la nostra contrarietà alla mancata riapertura di tante attività che potrebbero invece in condizioni di sicurezza ripartire anche subito. – affermano i fondatori del gruppo “Bell’essere in Oltrepò” – Durante la manifestazione è stato sottolineato dai partecipanti che la forzata chiusura ha creato e creerà gravi problemi di natura economica ed occupazionale in tutto il settore. Le stesse dipendenti a oggi non hanno ancora ricevuto la cassa integrazione». La protesta, autorizzata dalla Prefettura, senza alcun colore politico, ha evidenziato l’urgenza di poter avere il diritto di lavorare e salvare la propria attività.

Il flash mob si è svolto con un minuto di silenzio per le vittime del Coronavirus, al quale è seguito un grande applauso.

«Ho dato il mio sostegno come amministrazione a tanti commercianti e artigiani che mi hanno consegnato simbolicamente le chiavi delle loro attività in questo momento in cui non possono lavorare e attraversano un periodo di difficoltà. – ha detto il sindaco di Voghera Carlo Barbieri – Ho già espresso il mio parere, non è questione di fissare una data di riapertura (che si presume sia il 18 maggio), ma deve riaprire chi si adegua alle disposizioni: chi lo fa riapre, altrimenti rimane chiuso.

Come Comune è un dovere dare il nostro sostegno. Quando approveremo le variazioni di bilancio saranno adottate le misure possibili per garantire un aiuto ai commercianti e artigiani».

La protesta dei commercianti si è accesa non solo a Voghera ma in tutta Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, perché chi gestisce un negozio chiuso da ormai quasi due mesi ha bisogno di lavorare e al contempo è consapevole che riaprire con troppe limitazioni sarebbe altrettanto improponibile.

Mattia Tanzi

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