“Far vivere tutto il mondo di Cristo”

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La Messa del vescovo apre il XIII Capitolo Generale delle Suore di Don Orione

TORTONA – Con un’emozionante cerimonia che si è svolta davanti alla “Casetta delle 400 Lire”, lunedì 8 maggio è iniziato ufficialmente il XIII Capitolo Generale delle Piccole Suore Missionarie della Carità di San Luigi Orione. Ogni suora capitolare è stata chiamata per nome e, rispondendo “Presente!”, ha attraversato la storica porta della Casetta, dove è nata la Congregazione il 29 giugno 1915. Poi Madre Mabel Spagnuolo, Superiora generale, ha accolto le Capitolari ricordando il significato del “Presente!” da loro pronunciato. Dopo i saluti, la Madre Generale ha dichiarato ufficialmente aperto il XIII Capitolo Generale. Portando la reliquia del sangue di san Luigi Orione, le suore si sono poi dirette in processione verso il Giardino della Memoria e hanno ricordato i con- fratelli e le consorelle scomparsi durante la pandemia. Alle 11, sempre in processione, sono entrate in santuario, insieme a numerosi sacerdoti orionini, al Padre Generale don Tarcisio Vieira e al vescovo Mons. Guido Marini, che ha presieduto la celebrazione eucaristica.

All’inizio della Messa, Madre Mabel si è rivolta al vescovo ricordando il motto del Capitolo Generale: “Vivere Cristo e far vivere tutto il mondo di Cristo” che sarà di luce, di stimolo e di guida lungo il nuovo sessennio attraverso le decisioni che le capitolari saranno chiamate a discernere e decidere per il bene della Congregazione e della Chiesa. Nell’intensa omelia, Mons. Marini ha citato alcune parole di Don Orione scritte in una lettera ai suoi religiosi: “Ogni cosa andrà bene se avrete più amore di Dio!” e sempre dalla stessa missiva “C’è una prima carità che dobbiamo usare verso di noi: dobbiamo pregare di più”. Il vescovo ha sottolineato come queste due affermazioni sono strettamente interdipendenti, perché non vi può essere più amore di Dio là dove non c’è preghiera assidua, autentica e vera. Soltanto attraverso la preghiera, lo Spirito Santo scende su di noi, abita i nostri cuori e vi immette la grandezza e la bellezza dell’amore di Dio. Il suo augurio è stato che questo si possa vivere durante i giorni del Capitolo, ma anche durante ogni tappa del cammino religioso. L’omelia si è conclusa con l’invito a invocare lo Spirito Santo perché insegni, ricor-di e convinca nell’amore di Dio, con l’auspicio che questo si realizzi nella vita personale e in quel-la della Congregazione. Terminata la Santa Messa tutti si sono ritrovati in Casa Madre per il pranzo comunitario che si è svolto in fraternità e gioia. Nel pomeriggio le Capitolari hanno partecipato alla Lectio orionina guidata da suor M. Alicja Kedziora incentrata sulla lettera di Don Orione del 17 febbraio 1926 sull’amore alla Congregazione, articolata in 15 punti che, nel contesto del Capitolo, diventa un’ulteriore conferma per “Vivere Cristo… ed essere una congregazione samaritana attraverso la testimonianza profetica di un modo nuovo di fare, di agire e di vivere”. Al termine, le suore si sono divise in gruppi per la riflessione, la risonanza e la condivisione in assemblea. La giornata si è conclusa con la recita dei Vespri.

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