Don Francesco Favaretto e don Fabien Niyonkuru a Varzi

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VARZI – Era un appuntamento atteso da circa un mese: don Gian Luca Vernetti destinato a Stradella, don Francesco Favaretto, originario di Broni, da Redavalle al Vicariato di Varzi.

E alle ore 15.30 di sabato 30 gennaio, atteso nella piazza del Municipio dal vescovo Monsignor Vittorio Viola, dal sindaco Giovanni Palli, dai sindaci e parroci della Comunità Montana, dal tenente Antonio Trancuccio, comandante del Nucleo Operativo Radiomobile di Voghera, dal luogotenente Adriano Marrale, comandante della locale Stazione dei Carabinieri, e da numerosi varzesi, tutti rispettosi delle normative sanitarie, è giunto don Francesco accompagnato da don Fabien Niyonkuru, che lo aiuterà nell’impegnativo compito, non solo di assistenza spirituale ma anche amministrativa, della Comunità Pastorale di Varzi-Ponte Nizza, che comprende, oltre ad alcuni centri minori, anche Bagnaria, Livelli, Cecima, San Ponzo, Val di Nizza, San Martino, Sagliano, Crenna e Montemartino. Nel suo saluto di benvenuto il primo cittadino, Giovanni Palli, nel sottolineare l’ottimo lavoro svolto da don Gian Luca Vernetti in questi 14 anni trascorsi nel centro più importante della Valle Staffora, soprattutto per i giova-ni, si è detto certo che, vista la sua esperienza sul territorio, don Francesco saprà continuare con profitto l’impegno che ha portato avanti il suo predecessore. Monsignor Viola ha affermato: «Don Gian Luca, con un lungo e fruttuoso lavoro, era ben voluto da tutte le parrocchie dell’Alta Valle e quindi è necessario continuare su questa linea». «La nostra Diocesi – ha proseguito il vescovo – ha un vasto territorio e necessariamente, di tanto in tanto, tenendo conto delle difficoltà che abbiamo col ridotto numero di sacerdoti, dobbiamo ripensare un po’ la nostra presenza sul territorio, ovviamente cercando di non lasciare indietro nessuno».

«Questo è un cambiamento – ha concluso – e come tale comporta sempre qualche difficoltà, ma la presenza della Chiesa presso la gente, presso le comunità sarà costantemente garantita».

Anche la parrocchiale di san Germano era gremita al limite dei regolamenti in vigore, con il sagrato occupato da chi non ha potuto partecipare alla Messa durante la quale sono stati ufficializzati i decreti di nomina di don Fabien e don Francesco che, al termine della funzione, visibilmente commosso e forse anche frastornato, per una giornata particolarmente intensa, ha semplicemente concluso esclamando: «Ho trovato molta benevolenza e cordialità e questo mi ha positivamente sorpreso e incoraggiato.

Grazie».

Remo Tagliani

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