Cosa può sfamare la mia vita?

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La prima catechesi ai giovani del percorso post GMG. Con la Pastorale Giovanile Diocesana

TORTONA – “Se dovessi organizzare l’ultima cena della tua vita chi inviteresti e cosa prepareresti?”. È stato questo l’esordio della prima catechesi del percorso post Gmg, organizzato dal Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile, rivolto ai giovani che nello scorso mese di agosto hanno partecipato all’incontro mondiale di Lisbona con il Papa. La catechesi, tenuta da don Daniele Lottari, si è concentrata sul primo tema di questo percorso che intende porre l’accento sulle esperienze umane fondamentali a partire dalla precarietà con cui sono state vissute durante la permanenza a Lisbona. E così, il primo tema è stato proprio il “mangiare”: esperienza umana fondamentale che apre a una interpretazione metaforica che permette di porsi interrogativi forti: di cosa ho fame? Che cosa può sfamare la mia esistenza? Dalle domande si passa alla Rivelazione e al continuo riferirsi al mangiare e bere come esperienze di comunione e riconciliazione dei figli con il Padre, vissuta, come dono eminente, nel “pasto” sacramentale dell’Eucaristia. La catechesi si è conclusa con la partecipazione al momento finale della preghiera per la pace tenutasi nel santuario della Guardia. Il prossimo appuntamento sarà il 24 novembre a Serravalle Scrivia per la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù diocesana.

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