CORONAVIRUS – 9 aprile 2020. Le notizie del giorno

Visualizzazioni: 1293

SOMMARIO

Notizie dai nostri territori: Tortona, Pontecurone, Novi Ligure, Montebruno, Voghera, Broni

Il Piemonte chiude i negozi a Pasqua e Pasquetta
Gallera: “Dobbiamo insistere di più”

Il lockdown prolungato fino al 3 maggio?
Zaia: “Di fatto lockdown non c’è più”
Eurogruppo: sono ore decisive
L’escamotage ipotizzato nelle trattative
Gentiloni conferma che c’è un accordo
Il Papa ha celebrato la Messa In coena Domini
Dalla CEI un intervento “straordinario e capillare”

Notizie dai nostri territori: Tortonese

TORTONA – Ecco il consueto aggiornamento del sindaco Federico Chiodi. “Sono ricoverati 108 pazienti nella struttura di Tortona, di cui 36 i residenti nella nostra città”.
“Domani riprende il servizio della Polizia Municipale di Tortona”, spiega ancora Chiodi. Il servizio era rimasto chiuso per via del numero elevato di agenti che risultava in quarantena o positivo al Coronavirus. Svolgerà anche i controlli per il contenimento del contagio”, congiuntamente a Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza.
Il primo cittadino tortonese conclude avvisando che “sabato ci sarà un’altra colletta alimentare presso i supermercati cittadini organizzata dal Comune in collaborazione con la Consulta delle Associazioni di Volontariato”. Il ricavato verrà utilizzato nel progetto di Spesa Solidale.

PONTECURONE – L’amministrazione comunale ha veicolato ai cittadini un messaggio di auguri. “Se c’è una cosa che questo sfortunato 2020 ci sta insegnando è la forza della condivisione. Mai come in questo periodo d’emergenza si è potuto vedere come una comunità abbia riscoperto il valore della condivisione e della cooperazione, sia a livello nazionale e sovranazionale che nel nostro piccolo. Davanti alla necessità di affrontare un nemico comune, sono state messe da parte le divergenze, marciando compatti verso la vittoria. Attenzione, però, fare ciò non vuol dire eliminare le differenze, esse ci caratterizzano, ma comprendere quali vadano sottolineate e quali no. Proprio in questo momento, con la Pasqua alle porte, ci sentiamo di sperare in una “resurrezione” metaforica della nostra comunità. Più forte, più coesa, che sia in grado di riscoprire il valore dello stare assieme e poter vincere per sempre questa battaglia contro un nemico piccolo ma infinitamente potente.
Fino ad allora, fino a quando non sarà possibile tornare ad abbracciarci e sorriderci, rimaniamo distanti ma nuovamente consapevoli di essere uniti”.
Il messaggio riporta la firma del sindaco Rino Feltri e di tutti gli assessori e i consiglieri comunali.

Notizie dai nostri territori: Novese

NOVI LIGURE – Il sindaco Gian Paolo Cabella ha fornito un aggiornamento circa i numeri dell’emergenza in città. “I casi totali accertati nella nostra città sono saliti a 83”. Ha aggiunto: “In aumento, purtroppo, il totale dei decessi di persone positive al coronavirus registrati allo Stato Civile che ad oggi hanno raggiunto il numero di 78, di cui 15 residenti a Novi”
“La situazione all’Ospedale San Giacomo”, prosegue sempre Cabella, “vede un lieve miglioramento: su 131 posti letto dedicati (10 di terapia intensiva e 121 di media intensità) ne risultano occupati 73, per la precisione 8 di terapia intensiva e 65 di media intensità, di cui 19 in attesa di conferma test.
Infine, continua l’attività di controllo della Polizia Municipale: alla data dell’8 aprile sono state fermate 661 persone e per 25 è scattata la denuncia”.

MONTEBRUNO – Il Comune di Montebruno partecipa a “Operazione torta”, un’iniziativa lanciata dal Comune di Fontanigorda che proprio questa mattina ha consegnato a medici e infermieri dell’ospedale Villa Scassi e della nave ospedale ormeggiata presso il porto di Genova un gran numero di dolci preparati da comuni cittadini, molti dei quali residenti a Fascia. Alcuni dolci sono stati consegnati anche al dottor Siri e al personale infermieristico del presidio di Torriglia. I dolci preparati dagli abitanti di Montebruno verranno consegnati giovedì 16 aprile a Villa Scassi.
“È un gesto semplice per dire grazie agli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Coronavirus”, ha spiegato il sindaco di Montebruno, Mirko Bandini”.

Notizie dai nostri territori: Oltrepò

VOGHERA – Primo giorno di consegna delle mascherine anche a Voghera, dove la distribuzione è iniziata nel quartiere Centro. Le consegne proseguiranno nei prossimi giorni, e saranno abbinate al ritiro “porta a porta” della carta. La distribuzione, infatti, è effettuata dalla cooperativa che si occupa del ritiro di questa tipologia di rifiuto.
“Con soddisfazione e grande impegno, perché non è stato facile organizzare la distribuzione per una città come Voghera”, scrive il sindaco Barbieri, “circa 6mila mascherine sono state consegnate ai nuclei familiari del quartiere Centro (dove la carta veniva raccolta oggi) con professionalità dagli operatori dell’azienda incaricata della raccolta della carta. Ringrazio i dipendenti comunali in servizio dell’Economato, Polizia Locale e Lavori Pubblici e i volontari della Protezione Civile che senza sosta hanno predisposto le mascherine. Nei prossimi giorni gli altri quartieri. È normale che ci possa essere stato qualche disguido che siamo pronti a risolvere segnalandolo al seguente indirizzo mail: ufficiocomunicazione@comune.voghera.pv.it”.

BRONI – Il sindaco Riviezzi mantiene alta l’attenzione sulla situazione delle logistiche. “Nella giornata di ieri ho riscritto una lettera al Prefetto, a distanza di due settimane dall’incontro in video conferenza con le parti interessate, per richiedere un ulteriore verifica circa la situazione delle logistiche sul territorio, a seguito di alcune segnalazioni che mi sono nuovamente pervenute”.

Il Piemonte chiude i negozi a Pasqua e a Pasquetta

Un’ordinanza firmata questa sera dal presidente Alberto Cirio stabilisce la chiusura di tutti gli esercizi commerciali dalle ore 13 di domenica 12 aprile fino alla mezzanotte di lunedì 13 aprile, ad eccezione di farmacie, parafarmacie e di tutti gli esercizi dedicati alla vendita esclusiva di prodotti sanitari. Consentite le consegne a domicilio per tutti i settori merceologici, da eseguire nel rispetto delle regole di sicurezza. “Ora più che mai i nostri comportamenti sono importanti ed è fondamentale restare a casa, anche in giornate come Pasqua e Pasquetta che abbiamo sempre vissuto come momenti di festa da trascorrere in compagnia – sostiene Cirio – Per questo ho scritto alle Prefetture del territorio chiedendo di intensificare i controlli sugli spostamenti e ho predisposto la chiusura degli esercizi commerciali il 12 e 13 aprile, ad eccezione della domenica mattina per evitare che tra venerdì e sabato si creasse una concentrazione di uscite per gli acquisti”.
IL TESTO DELL’ORDINANZA

Gallera: “Dobbiamo insistere di più”

“I dati continuano ad essere positivi e anche i numeri dei ricoverati sono contenuti”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante la conferenza stampa trasmessa sulla pagina Facebook di LombardiaNotizieOnline. ‘A Milano la situazione e’ stabile – anche se la linea continua ad oscillare. Dobbiamo insistere ancora di piu’. Va da se’ che dovremo passare il week end di Pasqua in casa rispettando le misure restrittive previste dalle ordinanze’. Gallera ha anche fatto sapere che il reclutamento di operatori sanitari dall’inizio dell’emergenza e’ stato di 2.434 persone. L’assessore ha quindi ringraziato il ministero della Salute “che e’ stato il piu’ vicino alla Regione Lombardia, attraverso il ministro Speranza e il viceministro Sileri”. Gallera ha quindi ricordato che oggi sono arrivati a Linate dei medici dalla Protezione civile: “20 sono destinati alla Lombardia e noi li abbiamo ‘dirottati’ agli Spedali civili di Brescia. Li ringraziamo molto: e’ un gesto di grande solidarietà e fratellanza perchè decidono di venire non solo da altre Regioni, ma anche da altri Stati per combattere insieme questa battaglia’.

Il lockdown prolungato fino al 3 maggio?

(ANSA) – Il governo va verso il prolungamento del lockdown fino al 3 maggio. È quanto si apprende da fonti sindacali al termine del vertice tra il premier Giuseppe Conte e le parti sociali. Secondo le stesse fonti si valuta la possibilità di poche riaperture mirate nell’ambito dei codici Ateco delle attività essenziali. Nei prossimi giorni – si spiega – verrà istituito un gruppo di lavoro per prefigurare le condizioni per una riapertura progressiva.

“Non siamo nelle condizioni, al momento, di riaprire le attività produttive perché rischieremmo di far risalire la curva dei contagi e di vanificare i risultati che abbiamo ottenuto con le misure messe in atto dal governo”. È quanto ha spiegato, a quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte nel corso della videoconferenza con Regioni, Anci e Upi sul prolungamento del lockdown.

Zaia: “Di fatto lockdown non c’è più”

(AdnKronos) – “Il lockdown quando finisce? Smettiamola con questa ipocrisia. Il lockdown almeno in Veneto non esiste più, perché di fatto già oggi il 60% delle aziende sta lavorando”. Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa. “Ho parlato questa mattina con il ministro Speranza e sembra che il governo scriva il prossimo Dpcm prima di Pasqua, spero ci sia la possibilità di dare il nostro contributo. Come ribadisco sempre, ogni decisione dovrà essere supportata da un parere scientifico, e ad oggi in Veneto la partita con il virus non è finita, con quasi 13mila positivi, oltre 1500 malati ricoverati, 270 in terapia intensiva e 750 morti, ma bisogna prendere atto che già oggi molte aziende stanno lavorando. E allora dobbiamo mettere in sicurezza i lavoratori, per questo le aziende devono poter disporre dei dispositivi di sicurezza, mascherine e guanti”, ha spiegato Zaia.

Ore decisive per in Europa

(ANSA) – “Siamo molto vicini ad un accordo, confido che questa volta saremo tutti all’altezza della situazione e dimostreremo il necessario spirito di compromesso, che è la base della nostra Unione”: lo ha detto in un video il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno. I contatti bilaterali sono ora terminati e l’avvio ufficiale dell’Eurogruppo, slittato dalle 17, sarà alle 21.30, ha reso noto un portavoce del Consigli.
“Io ho parlato con Giuseppe Conte e siamo d’accordo sul fatto che serve con urgenza solidarietà in Europa in una delle ore più difficili, se non la più difficile. E la Germania è pronta per la solidarietà”. Lo ha detto Angela Merkel a Berlino in conferenza stampa rispondendo a una domanda sulla richiesta di Conte di eurobond. “Con i tre strumenti “su cui si discute oggi e su cui spero si possa raggiungere un accordo” si mettono a disposizione “molti miliardi di euro”. Lo ha detto Angela Merkel, ripetendo che fra il Mes, l’ampliamento della Bei e il programma Sure ci sarebbero forti somme per superare la crisi. Il Parlamento olandese approva due mozioni contro gli eurobond e avverte che alla riunione di oggi dell’Eurogruppo terrà il punto.

L’escamotage ipotizzato nelle trattative

(Il Sole 24 ore) – Secondo alcune indiscrezioni, dopo ore di negoziati bilaterali, le posizioni dei ministri dell’Eurogruppo si sarebbero avvicinate. In particolare, si sarebbe ammorbidita quella dell’Olanda, finora fieramente contraria all’ipotesi dei coronabond. L’Eurogruppo avrebbe raggiunto un accordo sul Mes, sulla Bei e sul meccanismo anti-disoccupazione. Rimarrebbe da discutere il Recovery Fund. Nel testo delle conclusioni non ci sarebbe menzione di Eurobond: parte del compromesso sul tavolo, a cui hanno lavorato il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno assieme a Francia, Germania, Italia e Olanda, prevede infatti di lasciare la controversa questione del Recovery Fund, cioè la via francese agli Eurobond, ad una lettera del presidente dell’Eurogruppo ai leader Ue, lettera che resterebbe quindi separata dalle conclusioni ufficiali, le uniche con valore legale.

Gentiloni conferma che c’è un accordo

(Il Sole 24 ore) – Lo scrive su Twitter, Paolo Gentiloni «Eurogruppo ha trovato l’accordo. Un pacchetto di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidità alle imprese e il Fondo per un piano di rinascita. L’Europa è #solidarietà»

Il Papa ha celebrato la Messa In coena Domini

(SIR) – “Oggi vorrei essere vicino ai sacerdoti, a tutti i sacerdoti tutti: dal più recente ordinato fino al Papa, tutti siamo sacerdoti, i vescovi, tutti. Siamo unti, unti del Signore per fare l’Eucarestia. Unti per servire”. Lo ha detto il Papa, nell’omelia della Messa “nella cena del Signore”, che segna l’inizio del triduo pasquale, pronunciata a braccio. “Oggi non c’è la Messa crismale e spero che possiamo averla prima di Pentecoste, al contrario dobbiamo rimandarla all’anno prossimo”, ha annunciato Francesco: “Ma non posso lasciar passare il Giovedì Santo senza ricordare i sacerdoti, che offrono la vita per il Signore, i sacerdoti che sono dei servitori”. “In questi giorni ne sono morti più di 60 qui in Italia”, il riferimento alla pandemia di Covid-19: “Nell’attenzione dei malati, negli ospedali. Con i medici, con gli infermieri sono i santi della porta accanto, sacerdoti che sapendolo hanno dato la vita”. Francesco poi ha menzionato “i sacerdoti che vanno lontano per portare il Vangelo e muoiono lì”, i “parroci di campagna che sono parroci di quattro, cinque, sette paesini e vanno dall’uno all’altro, conoscono la gente”. E ha lodato “la vicinanza sacerdotale: bravi sacerdoti! Oggi li ricordo nel mio cuore e sull’altare”. Infine, un pensiero ai “sacerdoti calunniati, che non possono andare per strada perché dicono cose brutte”. “Oggi tutti voi, fratelli sacerdoti, siete con me nell’altare, voi consacrati”, ha assicurato Francesco: “Soltanto vi dico una cosa: non siate testardi come Pietro, lasciatevi lavare i piedi. E così, con questa coscienza della necessità di essere lavati, siate grandi perdonatori”.

Dalla CEI un intervento “straordinario e capillare”

(AVVENIRE) – Straordinario e capillare. Sono i due aggettivi che il vescovo Stefano Russo, segretario generale della Cei, spende per definire lo stanziamento di 200 milioni di fondi 8xmille, deciso ieri dalla Conferenza Episcopale Italiana, come ulteriore contributo nell’emergenza coronavirus. «Straordinario – spiega – non solo per l’entità, ma perché straordinaria è la situazione che stiamo vivendo. E capillare in quanto le risorse saranno impiegate sul territorio dalle singole diocesi, in modo da raggiungere le situazioni di più effettivo bisogno».
“Alle risorse messe a disposizione dalla Cei vanno aggiunti tutti gli interventi che si stanno effettuando sul territorio, curati da diocesi, parrocchie, enti e associazioni”, ha aggiunto Russo. “C’è una grandissima vivacità di iniziative”. “Potremmo dire che la Chiesa italiana non ha stanziato solo soldi, ma soprattutto gesti, prossimità, ‘carezze’, consolazione, affetto, disponibilità. L’opera di un volontario che porta la spesa a casa di chi è anziano, solo, malato e non può uscire non è quantificabile in termini meramente economici. Ma non è meno importante di un’offerta di denaro”.



Commenti: 0

Il tuo indirizzo mail non sarà reso pubblico. I campi obbligatori sono segnati con *