Che domenica bestiale!

Visualizzazioni: 440

di Silvia Malaspina e Carolina Mangiarotti

Come abbiamo scritto qualche numero fa, da tempo avevamo in animo una gita, per concludere degnamente una stagione estiva protrattasi oltre le nostre più rosee aspettative e per ritagliarci qualche ora fuori sede, senza interferenze domestiche. Dopo annosa trattativa, siamo riuscite ad accordarci per una visita a Como il 30 ottobre, con l’intenzione di usufruire del traghetto per arrivare a Bellagio. L’escursione si è da subito configurata esclusivamente femminile, poiché, essendo in programma la partita in casa del Derthona Basket ed essendo l’esponente maschile ex giocatore, nonché tifoso accanito, non lo si sarebbe convinto a dedicarsi a nessun’altra attività, nemmeno con allettanti lusinghe.

La prima parte della giornata è scivolata senza intoppi: visita del centro di Como, pur con qualche protesta: «È mai possibile che in giro con te si debba entrare in tutte le chiese che si incontrano? Abbiamo visitato il Duomo, basta e avanza! Non possiamo fermarci a fare colazione? Guarda che bar carini!» e qualche recriminazione, dopo aver appurato come i traghetti fossero tutti sold out: «Prenotare online, no, eh? Va bene che dici sempre che ti piace la carta, però un po’ di lungimiranza non guasterebbe.» «Non pensavo ci potessero essere così tanti turisti! Va be’, non è un problema, recuperiamo la macchina e raggiungiamo Bellagio via terra.» La strada Lariana si rivela molto tortuosa, ma di una bellezza paesaggistica straordinaria: a strapiombo sul lago e grazie alla giornata serena si sono aperti panorami mozzafiato: «Rallenta, rallenta, devo fare il video per una storia su Instagram!» «Non posso rallentare più di così, altrimenti ci tamponano! È proprio necessario postare la storia adesso?» Arrivate a destinazione ci siamo godute un paio d’ore di tranquillità e di serene chiacchiere (incredibile dictu!), ma l’idillio è stato bruscamente interrotto da una meravigliosa idea: «Al ritorno possiamo fare una deviazione sul centro commerciale di Arese? Devo passare un attimo da Zara, giuro, solo un minuto!» «Direi di no, comunque adesso rientriamo passando da Lecco e decidiamo sulla base del traffico che incontriamo.» Ma l’imprevisto è sempre in agguato: in una curva particolarmente stretta, per evitare l’impatto con una moto in sorpasso sulla corsia opposta, l’aver sterzato bruscamente a destra ha comportato l’impatto di una gomma contro uno sperone di roccia. Accertata l’irreparabile lacerazione del pneumatico, non ci è rimasta che l’estrema ratio di chiamare il carroattrezzi e rientrare alla base in treno: stipate tra i molti viaggiatori, ecco la chiosa: «Se non volevi andare ad Arese, bastava dirlo, non era necessario inscenare un incidente!»

Come cantava Fabio Concato? “Domenica ti porterò sul lago…” e proseguiva la descrizione della fuga domenicale con “Che domenica bestiale, la domenica con te”.

silviamalaspina@libero.it

Commenti: 0

Il tuo indirizzo mail non sarà reso pubblico. I campi obbligatori sono segnati con *