Arturo Chiodi: un uomo coerente

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Nel volume curato dal figlio Ennio la vita di un giornalista di razza

È di recente pubblicazione per i tipi di Gander Books il volume Arturo Chiodi. In ricordo di un uomo libero e coerente, curato dal figlio Ennio. È uscito in occasione della dedicazione di una via di Bozzolo, un importante centro tra Mantova e Cremona, ad Arturo. Raccoglie alcuni contributi che aiutano a conoscere meglio e a ricordare la sua figura fin dai primi anni di vita e di formazione accanto a don Primo Mazzolari, il coraggioso e profetico parroco scomparso nel 1959 lasciando un’eredità di straordinaria attualità.

“Arturo Chiodi (Tornata 1920 – Bolzano 2003) è stato un giornalista, docente e saggista, che ha vissuto quasi l’intero arco della sua vita nel corso del 1900, attraversando da protagonista – spesso in prima linea – diversi momenti della storia italiana: gli anni del fascismo e della guerra; la resistenza, la ricostruzione materiale e morale del Paese; gli anni del miracolo economico; quelli della crescita e dello sviluppo che hanno portato l’Italia tra i grandi del mondo; le grandi crisi internazionali; gli anni di piombo, quelli delle stragi e del periodo buio e angosciante del terrorismo brigatista: una vita segnata da un costante, alto, impegno professionale, saldo nei valori cristiani, e caratterizzato da lealtà, coerenza e onestà”. Così scrive il figlio Ennio Chiodi nella biografia essenziale pubblicata sulla vita del padre. Si trasferisce con la famiglia a Bozzolo ed è qui che Arturo vive gli anni della gioventù, gli esordi professionali e delle passioni politiche nella straordinaria stagione del primo dopoguerra. A Bozzolo, Arturo è accanto a don Mazzolari, e diventa, con altri coraggiosi giovani cresciuti accanto a don Primo, protagonista della resistenza cattolica e dei primi momenti della costruzione della classe dirigente che avrebbe guidato l’Italia uscita dalla tragedia della guerra e della barbarie nazifascista. Giornalista di razza, direttore di importanti giornali negli anni ’50 e ’60, inviato di prestigio e dirigente della Rai, spesso in prima linea nelle battaglie di libertà e democrazia nell’Italia del dopoguerra, fino agli anni ’90 del secolo scorso. Ha formato qualche generazione di giornalisti, sul campo, nelle redazioni dei giornali da lui diretti, e nelle scuole di giornalismo. Ha scritto e curato diversi saggi dedicati alla figura e all’opera di don Mazzolari.

Il volume curato dal Figlio Ennio, con a sua volta alle spalle una brillante carriera di giornalista, contiene un messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella le cui parole danno il titolo al libro e una memoria di Virginio Rognoni che ha definito Chiodi “uomo di umanità e di cultura rappresentante della buona e onesta informazione”.

Marco Rezzani

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