Abbiamo tolto il coperchio

Visualizzazioni: 59

Di Carlo Zeme

Margherita ha scoperto da meno di una settimana che colorare, disegnare e pasticciare può aprire mondi inaspettati. È successo per caso, nella man- sarda in cui spesso le vietiamo l’accesso come fosse una “No fly zone” perché rischia di mettere mani e bocca ovunque tra scatoloni e caos generale. Appena sotto l’abbaino è incastrata una scrivania e, aprendo il primo cassetto e travestendosi da gazza ladra, le sue piccole mani hanno afferrato un paio di pastelli senza lasciarli più. A quel punto per salvare il pavimento sotto i suoi piedi le abbia- mo servito un foglio bianco e sono partite le prove generali per colmare ogni spazio vuoto con un po’ di colore. Un cerchio, una striscia, un buco, un punto e di nuovo un cerchio; in attesa che gli schizzi dell’artista vengano battuti all’asta al Mo.Ma di New York abbiamo trovato un vecchio astuccio con qualche matita colorata per poter trasportare ovunque questa nuova passione. Tutti danno una mano, ognuno le dona un’idea sulla sua agenda riciclata che si è trasformata in un album condiviso: la nonna un fiore, il nonno una casetta, lo zio un albero, la mamma un gatto e il papà, per non mettere troppe pressioni, lo stemma della squadra da tifare da grande. Margherita lo ha subito scarabocchiato… Nel fine settimana il nostro tour creativo ha fatto tappa in campagna dalla zia Maria, un luogo nel quale sono cresciute generazioni di nipoti e bisnipoti. In quella casa ho passato lunghissime giornate con giochi, merende e avventure. Nel salotto c’è un uno scrittoio, lì sopra ho riempito quaderni di disegni e dopo tanti anni mi è caduto l’occhio sulla scatola rossa, quella che da sempre custodisce con cura pastelli e pennarelli. Sopra la scatola nemmeno un grammo di polvere e, una volta tolto il coperchio, la sensazione di aver appena finito l’ultimo disegno. La mia espressione è di meraviglia mentre Margherita ha un foglio in mano e sembra non dare peso alla riscoperta preziosissima. Le passo un paio di colori e subito si mette all’opera: sarà un altro buon motivo per disegnare il futuro anche a casa dalla zia.

carlo.zeme [at] gmail.com

Commenti: 0

Il tuo indirizzo mail non sarà reso pubblico. I campi obbligatori sono segnati con *