La Diocesi prega alla vigilia dell’inizio del Conclave

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Martedì 6 maggio alle ore 20.30 il S. Rosario e l’Adorazione eucaristica con il vescovo in cattedrale a Tortona

TORTONA – Mercoledì 7 maggio è il giorno stabilito per l’inizio del Conclave. Alla vigilia di questo importante momento per la Chiesa, il vescovo Mons. Guido Marini invita tutta la Diocesi a unirsi in preghiera davanti al Signore. Martedì 6 maggio alle ore 20.30 nella cattedrale di Tortona, il vescovo guiderà la Veglia di preghiera che inizierà con il S. Rosario e proseguirà con la prolungata Adorazione Eucaristica per invocare l’azione dello Spirito Santo sui cardinali chiamati a eleggere il nuovo Papa, Successore di Pietro. Sarà un momento di raccoglimento per sacerdoti, diaconi, consacrati e consacrate e per tutti i fedeli della Chiesa di San Marziano che vuole affidare a Maria e a Gesù Eucaristia la scelta del “dolce Cristo in terra”, come definiva il Santo Padre santa Caterina da Siena. Il 7 maggio il Conclave si aprirà con la solenne Messa “pro eligendo Pontifice”, presieduta dal decano del Collegio cardinalizio, il cardinale Giovanni Battista Re, e concelebrata da tutti i porporati. Nel pomeriggio, il cardinale inviterà i confratelli a procedere verso la Cappella Sistina con queste parole: «Tutta la Chiesa, unita a noi nella preghiera, invoca costantemente la grazia dello Spirito Santo, perché sia eletto da noi un degno Pastore di tutto il gregge di Cristo». Al termine, si snoderà la suggestiva processione in abito corale verso la Cappella michelangiolesca, all’interno della quale i porporati intoneranno l’inno Veni, creator Spiritus e presteranno giuramento. Il maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie, poi, pronuncerà l’antica formula “Extra omnes” – “Fuori tutti” – per coloro che non sono ammessi a eleggere il prossimo Pontefice. La Sistina sarà allestita con i banchi per gli scrutini e vi sarà collocata la stufa dove saranno bruciate le schede delle votazioni. Per eleggere il Papa sarà necessaria una maggioranza qualificata di due terzi. Sono previsti quattro scrutini al gior- no, due al mattino e due al pomeriggio, e dopo la 33^ o 34^ votazione, si passerà direttamente, e obbligatoriamente, al ballottaggio fra i due cardinali che a- vranno ricevuto il maggior numero di voti nell’ultima votazione e che non potranno votare. Anche in questo caso, però, sarà sempre necessaria la maggioranza dei due terzi per l’elezione del Pontefice canonicamente valida. Gli elettori saranno isolati dal resto del mondo all’interno della Sistina fino alla fumata bianca e all’“Habemus Papam”, che sarà pronunciato dalla Loggia delle Benedizioni dal cardinale protodiacono Dominique Mamberti.

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