La Passione di Gesù vissuta nel “Bibliodramma”

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TORTONA – Per quanti anni ognuno dei presenti alla giornata di approfondimento spirituale tenutasi domenica 7 aprile al “Mater Dei” a Tortona, ha ascoltato, una per una, le parole con cui gli evangelisti narrano gli eventi delle ultime ore della passione di Cristo? Nessuna notizia storica di quelle 12 ore a Gerusalemme era sconosciuta. Sapevano tutto. O, meglio, hanno scoperto che credevano di sapere: perché tutto cambia se quelle parole si traducono in esperienza. Durante il “Bibliodramma” (“Bibbia in movimento”) il vissuto personale di ciascuno si è specchiato con grande potenza nei segni graffianti della cattiveria e dell’odio, nella avvolgente tenerezza dell’amore e del perdono.

I facilitatori dell’Associazione “Bibliodramma” Manuel Rossi e Laura Barbi, hanno creato uno spazio e un tempo dove ognuno ha potuto cogliere, come sempre, insegnamenti e storie in cui ritrovare se stessi nel faticoso vivere e cercare quotidiano. La riflessione personale e condivisa ha permesso di sperimentare che non è il “capire le parole” ciò che conta, l’importante è che il cuore comprenda che tutto ciò che è avvenuto, ha un potente significato nella vita di ciascuno. Il percorso, partendo dal concetto di dare se stessi come dono, attraverso il racconto della Passione, ha condotto a Gesù nel suo donarsi fino all’estremo, egli che ha amato e ama fino al dono della sua stessa vita.

“Diventare” Maria, con il suo dolore silenzioso, il male, con il suo diabolico compiacimento, i centurioni, col loro incredibile sadismo, Pilato, che si oppone alla propria coscienza che credeva Cristo innocente, la Veronica, che pietosa sostiene l’addolorata Madre e tutti gli altri personaggi che sono sul Golgota… ecco che appare chiarissimo che ciò che condanna Cristo a subire quella quantità di dolore, non è colpa di questo o di quel personaggio, bensì il peccato di tutti gli uomini, nessuno escluso.

Il gruppo, motivato e partecipe, ha sperimentato una sensazione di smarrimento e di sconcerto: torneranno ad affrontare la vita di tutti i giorni con le stesse fatiche ma ciò che hanno visto, ascoltato e sperimentato, pur non avendo cambiato le cose, ha cambiato il loro sguardo sulle cose.

La celebrazione eucaristica, officiata da don Fabrizio Pessina, che è stato promotore degli incontri di approfondimento spirituale, ha reso solenne la giornata. Le catechiste si sono poi date appuntamento al 19 maggio.

Cristina Bertin

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